Parlane con lo psicologo

Progetto “Parlane con lo psicologo”


Premessa introduttiva


La pandemia è stata e continua ad essere un evento nuovo e traumatico per l’uomo e per la società. La parola trauma significa danneggiare, ledere. Il trauma psicologico per le sue caratteristiche non integrabile nel sistema psichico e pertanto è un’esperienza che può rimanere dissociata. Esistono due forme di esperienze traumatiche: i piccoli traumi o “t”, caratterizzati da pericoli non molto intensi, e i traumi “T”, eventi che portano morte e minacciano l’esistenza della persona nei diversi aspetti: psicologico, sociale e economico.

A questa categoria appartiene la pandemia che ha determinato la paura per la sopravvivenza, la morte di migliaia di persone, le limitazioni sociali (contatti, frequentazioni di luoghi, persone), cambiamenti lavorativi (smartworking, riduzioni e chiusure delle attività) e l’interessamento mondiale. Condizioni che hanno inciso profondamente sull’Io dell’individuo con vissuti di smarrimento per il passaggio improvviso da una situazione normale a una di emergenza che ormai dura da più di un anno. La perdita delle abitudini individuali e collettive della vita quotidiana: abitudini familiari, attività lavorative, limitazioni della libertà di movimento hanno nel corso del tempo determinato disagi psicologici come ansia, paura, tristezza profonda. I mezzi di informazione con parole forti e immagini drammatiche hanno contribuito in modo gravoso ad alimentare una condizione di trauma cumulativo.

La ripresa delle nostre vite, seppur ancorata a un orizzonte di speranza determinata dalla vaccinazione, sembra ancora fare i conti con l’incertezza sulla fine e sulle conseguenze della pandemia. Le perdite economiche sono importanti per le aziende, molte sono state costrette a ridurre il personale, e tante a chiudere per insostenibilità del protrarsi delle chiusure. Le attività di ristorazione e bar secondo un’indagine condotta dalla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento hanno riportato commenti con frequenza di termini “chiusura” e “fallimento” segnalando le difficoltà di pagamenti di affitti, mutui e del personale.

Le imprese interpellate hanno segnalato conseguenze negative superiori all’ 80%. Molte hanno sottolineato che l’impresa è di tipo familiare, quindi l’unica fonte di guadagno; temono il calo degli afflussi dei turisti italiani e stranieri e la conseguente perdita dei clienti. L’aumento esponenziale delle richieste online del cibo con aumenti del 600% del lavoro dei rider preoccupa profondamente le imprese di ristorazione per la ripresa nel presente e per il futuro.


Dati epidemiologici


Nessuno sarà come prima, la pandemia sta lasciando segni profondi sulla psiche, che rischiano di compromettere a lungo termine la salute mentale. Diversi studi condotti in
Cina, Spagna, Israele hanno valutato la presenza di sintomi della sindrome post traumatica nella popolazione generale con un’incidenza del 30%. La maggior parte degli studi epidemiologici indica che i sopravvissuti al contagio hanno una maggiore probabilità di un disturbo a lungo termine, si stima 1 su 3. Sulla base di evidenze e studi condotti in Italia, Corea, Cina si stima che il 96% dei sopravvissuti sperimenta sintomi da PTSD con rischio concreto nel futuro di deterioramento psichico che potrebbe arrivare in casi estremi a rischio di suicidio.
Considerazioni psicodinamiche
Da Freud fino ad oggi, il trauma ha sempre conservato un’importanza centrale nella comprensione della sofferenza psichica pur nelle differenti accezioni teoriche. In questo lavoro, seguendo una linea teorica che da Freud passa per Ferenczi fino arrivare ad autori recenti (McDougall, 1995; Giaconia e Racalbuto, 1997) considero traumatici quegli eventi non integrabili e non elaborabili psichicamente che permangono come falle nel continuum del funzionamento mentale.


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Socio fondatore

Si tratta di aree mute della mente che danneggiano sia l’apparato per pensare che i pensieri stessi impedendo la formazione del simbolo. In questi casi il corpo può diventare un campo rappresentazionale e la somatizzazione viene a realizzare la concreta rappresentazione nel corpo di fantasmi arcaici. In “Introduzione alla psicanalisi” (1917, p. 438) Freudscrive che “quando il trauma scuote quelli che erano stati fino ad allora i fondamenti della sua esistenza, un individuo subisce una tale scossa da perdere ogni interesse per il presente e il futuro e da rimanere assorbito nel passato in maniera durevole.” Le formulazioni psicodinamiche sull’esperienza traumatica hanno sottolineato il senso di helplessness, la vulnerabilità, la coazione a ripetere e la ri-esperienza di ricordi, hanno anche sottolineato l’importanza del significato individuale. Gli stati affettivi includono sentimenti ingestibili e soverchianti (rabbia, vergogna, impotenza).

I pattern cognitivi sono i flashback e gli incubi ricorrenti, incapacità di pensare agli eventi traumatici e alcune funzioni critiche dell’Io (Bellak, Hurvich, Gediman 1973), tra cui esame della realtà, il senso del giudizio, la regolazione degli affetti. Gli stati somatici includono l’irritabilità, disturbi del sonno, automedicazione farmacologiche e abuso di sostanze. I pattern relazionali possono includere cambiamenti nel modo di relazionarsi con gli altri, dovuti a una diminuzione della fiducia in sè stessi e a un aumento dell’insicurezza, con ritiro, rabbia cronica e senso di colpa. Porges e Dana con la teoria polivagale hanno evidenziato l’importanza di contenere, elaborare e trasformare le “memorie traumatiche” attraverso una specifica attenzione agli stati di arousal in tempi vicini all’evento danneggiante.


Proposta e obiettivi


Il sostegno psicologico è rivolto ai titolari di pubblici esercizi di ristorazione. Lo spazio psicologico ha l’obiettivo di accogliere bisogni di aiuto psicologico e di nessun’altra natura (economica, denuncia). Attraverso il filtro (e-mail, telefono) delle richieste di appuntamento sarà fornita specifica informazione e orientamento.


La metodologia


Colloqui individuali di 30′, presa in carico della persona da parte dello psicologo con il primo colloquio, accoglienza, valutazione della domanda con scheda di triage psicologico e della necessità di altri incontri (max 3) che saranno svolti con lo stesso psicologo. In base alla richiesta sarà attivato un calendario di prenotazioni di appuntamenti e una eventuale lista di attesa e la persona sarà contattata quanto prima. Alla persona saranno date indicazioni sulle modalità (consenso informato, account/Skype del terapeuta, orario e durata dell’appuntamento). I colloqui avverranno in modalità online (Skype), la presenza fisica seppure mediata dalla rete favorirà la sintonizzazione tra terapeuta e utente. La persona si sente vista, e ciò favorisce calma, presenza e inizia a farsi coinvolgere dallo sguardo, dalla voce dello psicologo. In termini clinici, riesce ad essere calma e si sviluppa “risonanza”, poiché i corpi (occhi, viso) e i cervelli sono collegati in modo bidirezionale (Porges e Geller 2017).


Presenze dell’equipe di psicologi


Sulla base delle indicazioni della Presidente FIPE donna saranno le seguenti: Lunedì dalle ore 9:00 alle ore 15:00
Martedì dalle ore 9:00 alle ore 15:00
In queste fasce orarie saranno organizzati gli appuntamenti.


Durata 3 mesi (giugno, luglio, settembre) follow-up per situazioni necessarie a distanza di 6 mesi/1 anno.

A termine del lavoro sarà realizzato un report descrittivo (quantitativo e qualitativo) del lavoro svolto.

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