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Peggiora il quadro congiunturale della ristorazione e le aspettative di breve termine non sono incoraggianti.
L’indicatore sintetico sul clima di fiducia scende, nel IV trimestre 2012, di 13 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno fa toccando il punto più basso dall’inizio della crisi. Negli ultimi due anni ha perso in media circa trenta punti.
Nel corso del 2012 i listini di bar e ristoranti si sono mossi un punto al di sotto dell’inflazione generale. L’incremento medio annuo si attesta quindi al 2%, confermando le stime preliminari sull’inflazione.
I lavoratori dipendenti, nella media del 2011, erano 954.850. Rispetto all’anno precedente l’occupazione dipendente è aumentata del 3,1%, un dato straordinario se letto nel contesto di una dinamica occupazionale particolarmente negativa.
Secondo le stime provvisorie l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, comprensivo dei tabacchi, ha registrato nel mese di ottobre una variazione congiunturale nulla e un aumento del 2,6% su ottobre 2011, in deciso rallentamento rispetto ad un mese fa quando il tasso tendenziale si era attestato a +3,2%. L'inflazione acquisita per il 2012 si conferma al 3%.
A settembre 2012 i prezzi di ristoranti, bar e mense sono aumentati del 2,1% rispetto ad un anno fa confermando l’atteggiamento di prudenza delle imprese del settore in un momento di forte difficoltà della domanda.. Decisiva la moderazione dei prezzi dei prodotti di caffetteria nel canale bar e della ristorazione moderna e tradizionale.
Nel terzo trimestre il clima di fiducia delle imprese perde 27 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Critica la situazione dell’occupazione, mentre segnali moderatamente positivi si intravedono solamente nella dinamica dei prezzi.
Le aspettative per l’ultimo trimestre dell’anno confermano le preoccupazioni del sistema delle imprese di ristorazione.
L’aumento delle aliquote intermedia e ordinaria si tradurrà per le imprese del settore in una perdita di domanda pari, su base annua, a 473 milioni di euro per effetto di un improcrastinabile intervento di adeguamento dei listini dello 0,9% a partire dalla seconda metà del 2013.
Ad agosto 2012 lieve accelerazione dell’inflazione generale (+3,2%) mentre i prezzi di bar e ristoranti si mantengono sullo stesso livello del mese precedente (+2,1%).
L’inflazione acquisita è dell’1,9% sette decimi di punto al di sotto di quella generale.