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Il 1 Giugno il Governo ha dato l’ok al consumo anche all’interno di bar e ristoranti e dal 22 Giugno, per la zona bianca, è venuto meno il limite massimo di capienza di 6 persone per tavolo negli spazi al chiuso. Abbiamo chiesto alle imprese di fare un bilancio di questa primo periodo di attività e quali aspettative nutrono nel prossimo futuro.
Il primo trimestre del 2020 si apre per le imprese della ristorazione con una contrazione del fatturato pari al -37,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Vanno in fumo 5,8 mld. di euro che si aggiungono agli oltre 34 persi nel 2020. Il danno è ancor maggiore se il confronto è fatto con il primo trimestre 2019, quando le attività erano a pieno regime; il settore perde circa 10 mld. di euro.
Il clima di fiducia si attesta a 23,6, ben 54 punti al di sotto del valore registrato un anno fa (77,7). I giudizi sulle prospettive di breve termine restano segnati da forte pessimismo.
Questo rapporto fa il punto sullo stato dei pubblici esercizi in Italia utilizzando le informazioni disponibili al 31 marzo 2021. La “coda” sul 2021 si è resa necessaria non solo per meglio analizzare l’impatto di quello che può essere definito come l’annus horribilis del settore ma anche per cogliere i primi segnali di resilienza delle imprese e della sua lunga filiera.
La dinamica imprenditoriale dei pubblici esercizi nel 2020 è stata caratterizzata da una diffusa incertezza sull’evoluzione della pandemia.
Il quarto trimestre 2020 registra una contrazione del fatturato della ristorazione pari a -44,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il periodo si conferma come un vero e proprio secondo lockdown per le imprese del settore portando l’intero anno ad una perdita complessiva del 36,2 % pari a 34,4 miliardi di euro.
Il clima di fiducia scende a 22,9, ben 69 punti al di sotto del valore registrato un anno fa (91,7). I giudizi sulle prospettive di breve termine segnati da forte pessimismo.
Il terzo trimestre del 2020 si chiude per le imprese della ristorazione con una contrazione del fatturato pari al -16,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con riferimento ai primi nove mesi del 2020 mancano all’appello ben - 23,4 miliardi di euro.