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In Italia si buttano circa 4,2 milioni di tonnellate di cibo, di cui il 53 per cento a casa e il 9 per cento tra ristoranti, mense e catering. La Fipe Confcommercio ha avviato una campagna per sensibilizzare clienti e ristoratori. «Se il cliente non chiede di portare a casa il cibo avanzato, dobbiamo essere noi a farla passare come una richiesta giusta e, perché no, anche cool», dice la chef Antonia Klugmann.
La Federazione Fipe Confcommercio ha lanciato l’iniziativa “Il nostro impegno contro lo spreco alimentare – idee e strumenti per il Sistema associativo”. L’iniziativa è la risposta della Federazione alla crescente attenzione della legislazione nazionale ed europea in ordine alla riduzione dello spreco alimentare presso le attività di ristorazione proponendo obblighi, sanzioni, target da raggiungere.
Lo Sprecometro è un’app ideata e sviluppata nell'ambito dell'Osservatorio Waste Watcher International su cibo e sostenibilità, nata dal lavoro congiunto del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell'Università di Bologna e Last Minute Market, impresa sociale spin off accreditata dall'Alma Mater per la Campagna Spreco Zero.
“Rimpiattino” è il nome che nel 2018 è uscito da un concorso nazionale lanciato da Fipe tra centinaia di ristoratori per declinare all’italiana la doggy bag.
Non un vero e proprio neologismo ma un’espressione che riporta alla cultura, tutta italiana, del "rimpiattare", ovvero del saper rielaborare gli avanzi del giorno precedente perché il cibo non si spreca non solo o non tanto per ragioni economiche ma anche per rispetto alla fatica ed al lavoro necessari per portarlo in tavola e di tutti coloro che ogni giorno fanno fatica per procurarselo.
La Federazione ha lanciato l’iniziativa “Il nostro impegno contro lo spreco alimentare – idee e strumenti per il Sistema associativo” in cui viene messo a disposizione delle Associazioni il “Kit antispreco alimentare nei Pubblici Esercizi”.
L’iniziativa è la risposta della Federazione alla crescente attenzione della legislazione nazionale ed europea in ordine alla riduzione dello spreco alimentare presso le attività di ristorazione proponendo obblighi, sanzioni, target da raggiungere. Anche la percezione dei consumatori sul tema è chiara: secondo l’80% il problema dello spreco alimentare nella ristorazione è percepito come urgente/importante e il 61% ritiene che il problema dello spreco alimentare nella ristorazione sia molto elevato/più elevato rispetto a quello domestico.
𝗜𝗹 𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗺𝗮𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘇𝘂𝗰𝗰𝗵𝗲𝗿𝗼. Ogni anno, le bustine generano lo spreco di 14mila tonnellate di zucchero. L’alternativa per un uso consapevole è il dosatore con beccuccio.
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“Love food Don’t Waste”. Lo dice la campagna online lanciata a ottobre scorso da FIPE Confcommercio e Hotrec, l’associazione europea dell’ospitalità e dei pubblici esercizi che riunisce 47 associazioni nazionali in 36 Paesi, e rilanciata in occasione dell'undicesima Giornata nazionale di prevenzione allo spreco alimentare,indetta per il 5 febbraio 2024 e istituita dalla Campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio del ministero dell’Ambiente.
Al governo è stata presentata la proposta di legge per inserire in Italia l’obbligo della doggy bag, per portare dunque a casa il cibo che avanza da un pranzo o una cena al ristorante.
“NECESSARIA REGOLAMENTAZIONE CHIARA PER TUTELARE I RISTORATORI”
- Presentata oggi a Roma, durante la conferenza stampa di FIPE-Confcommercio e Comieco, l’indagine sull’utilizzo della Doggy Bag al ristorante: solo il 15,5% degli italiani porta a casa il cibo non consumato al ristorante. Il motivo principale che ostacola il suo utilizzo, secondo ristoratori e consumatori, è una forma di imbarazzo psicologico;