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Ho un ristorante e la mia Regione è stata collocata in zona arancione. È possibile svolgere presso il mio locale attività di mensa per i dipendenti di una ditta sulla base di un semplice contratto? Con nota n. 004779 del 22.01.2021, il Ministero dell’Interno ha chiarito che, ai sensi dell’art. 2, comma 4, lett. c) del DPCM del 14 gennaio 2021 (cfr. news Fipe) - disposizione relativa alla c.d. “area arancione” che prevede, da un lato, la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione eccenzion fatta per i servizi di delivery e take away e, dall’altro, la prosecuzione delle attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale - deve ritenersi consentito lo svolgimento, nel rispetto delle misure di contenimento del contagio, dell’attività di ristorazione all’interno dei pubblici esercizi in favore di lavoratori di aziende, con le quali l’esercizio abbia instaurato un rapporto contrattuale avente ad oggetto la somministrazione di alimenti e bevande.
La Commissione Europea nell’ambito del Green Deal europeo – programma strategico volto a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 - all’interno del quale una specifica linea d’intervento riguarda la revisione in chiave ambientale della strategia “Farm to Fork”, per rendere i sistemi alimentari più sostenibili, ha avviato una consultazione online per apportare modifiche ed aggiornamenti al Regolamento (UE) 1169/2011, relativo all’etichettatura degli alimenti.
La Federazione ha predisposto due diversi form per segnalare, rispettivamente all’Agenzia delle Entrate e al Governo e Parlamento, la mancata erogazione dei contributi a fondo perduto e l’impossibilità di accedere agli stessi per assenza dei requisiti di legge da parte dei pubblici esercizi.
E’ stato realizzato un documento che, in relazione al periodo da settembre a dicembre 2020, illustra le misure restrittive adottate dai principali paesi europei, alla luce della quale emerge che da novembre 2020 fino almeno alla metà di
La pandemia in corso ci presenta mese dopo mese un conto umano, sociale ed economico che sembra diventare esponenziale. FIPE stima che, alla fine di questo periodo, 50mila imprese chiuderanno, costrette – in molti casi – ad una procedura fallimentare dalle ben note conseguenze sulle loro famiglie, sulla rete dei loro fornitori, sui loro dipendenti e sulla reputazione degli stessi imprenditori.