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Si mangia e si beve dappertutto. Questo è il contesto che caratterizza oramai i centri storici delle nostre città. Take away, negozi alimentari, artigiani, minimarket: una miriade di attività senza servizio, senza personale, senza spazi. Non hanno il bagno, obbligatorio per bar e ristoranti, pagano in alcuni casi la metà o un quarto di quanto pagano bar e ristoranti per lo smaltimento dei rifiuti, se danno da bere ad un minore di 16 anni o ad un cliente in stato di ebbrezza la sanzione non è penale come per bar e ristoranti ma amministrativa e non rischiano la chiusura dell’attività.
Se le regole hanno un ancora un senso, la stessa attività presuppone che si applichino le stesse regole. Questa è la posizione che Fipe ha voluto riportare nel manifesto/appello lanciato alle Istituzioni e che ti invitiamo a firmare.
Lo scorso 16 e 17 maggio la Federazione, rappresentata da Maurizio Pasca, Antonio Flamini, Marco Buticchi e dal Direttore Generale Roberto Calugi, ha partecipato a Helsinki alla 78° Assemblea Generale di Hotrec, l’associazione europea che rappresenta i Pubblici Esercizi e di cui FIPE è parte attiva.