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Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri, venerdì 7 agosto 2020, alle ore 19.05 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Approvati il DL Agosto e il DPCM recante ulteriori misure per contrastare il contagio.
Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri, venerdì 7 agosto 2020, alle ore 19.05 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Approvati il DL Agosto e il DPCM recante ulteriori misure per contrastare il contagio.
Facendo seguito alla news Fipe sul DL c.d. Agosto - in cui veniva segnalata l’istituzione di un contributo a fondo perduto per le attività di ristorazione, mense, catering continuativo su base contrattuale che, nel periodo di marzo-giugno 2020, abbiano subito un calo medio di fatturato di almeno il 25% rispetto a quello dei corrispondenti mesi del 2019 – occorre segnalare che è stato pubblicato nella GU di ieri sera un avviso di rettifica che modifica l’art. 58, comma 2 del DL n. 104/2020, consentendo l’accesso al contributo a tutte le attività sopra indicate, senza più limiti connessi alla data di costituzione delle stesse.
Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri, venerdì 7 agosto 2020, alle ore 19.05 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Approvati il DL Agosto e il DPCM recante ulteriori misure per contrastare il contagio.
Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri, venerdì 7 agosto 2020, alle ore 19.05 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Approvati il DL Agosto e il DPCM recante ulteriori misure per contrastare il contagio.
In particolare, il con il decreto, il Governo ha stanziato ulteriori 25 miliardi di euro, da utilizzare per proseguire e rafforzare l’azione di ripresa dalle conseguenze negative dell’epidemia da COVID-19 e sostenere lavoratori, famiglie e imprese, con particolare riguardo alle aree svantaggiate del Paese. Vale la pena ricordare che, con questo provvedimento, le risorse complessive messe in campo per reagire all’emergenza arrivano a 105 miliardi di euro, pari a 6 punti percentuali di PIL.