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Informiamo che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è appena intervenuto in diretta riferendo sulle ulteriori misure da adottare per arginare l’emergenza Coronavirus. Pur in assenza di un testo scritto, vista l'eccezionalità delle misure annunciate, si riporta di seguito un recap dei punti trattati. Priorità. Nelle scelte assunte finora sono stati presi in considerazione tutti gli interessi in campo, compresi quelli economici. Al primo posto c’è però la salute degli italiani. Attività commerciali.
Misure di contenimento per l’emergenza epidemiologica
1. Quali sono gli obblighi applicabili ai bar e ai ristoranti?
Attualmente bar e ristoranti di tutta Italia sono sottoposti ai seguenti obblighi:
• predisporre le condizioni per garantire la possibilità per gli avventori del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;
• rispettare l’orario di apertura dalle ore 06,00 alle ore 18,00.
Il Consiglio dei Ministri si è riunito questa mattina a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte, ed è stata approvata, ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, un’integrazione alla relazione al Parlamento per il 2020, ai fini dell’autorizzazione da parte del Parlamento di un ulteriore ricorso all’indebitamento.
Con Ordinanza del Presidente della Regione Lazio del 10 marzo 2020, è stato previsto che gli esercizi che svolgono “attività di somministrazione di alimenti e bevande e tutti i soggetti che trasformano, producono, tengono in deposito o comunque manipolano per poi vendere o somministrare prodotti alimentari, in relazione all'attività svolta, sono tenuti all’utilizzo obbligatorio di mascherine e guanti”.
Consiglio dei Ministri si è riunito questa mattina e ha approvato la richiesta al Parlamento di uno scostamento complessivo dal deficit di 25 miliardi di euro, contro i 7.5 miliardi precedentemente approvati. Oggi stesso Camera e Senato voteranno la Relazione relativa alla richiesta per permettere lo scostamento.
Strumenti di flessibilità contrattuale individuale:
- ferie: è raccomandato ai datori di lavoro di promuovere, fino al 3 aprile, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di ferie residue;
- permessi retribuiti: così come previsto dal CCNL 8 febbraio 2018, limitatamente alle 72 ore annuali di permessi retribuiti, già maturati da ciascun dipendente, l’azienda potrà far fruire i suddetti comunicandolo allo stesso senza alcun accordo formale;
- distribuzione multi periodale dell’orario di lavoro: così come previsto dal CCNL 8 febbraio 2018, la programmazione di una minor durata dell’orario di lavoro settimanale rispetto al normale orario di lavoro contrattualmente previsto delle 40 ore, deve prevedere un successivo recupero compensativo di durata pari alla precedente riduzione oraria applicata.
Con Decreto del Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna del 10 marzo 2020, è stato previsto che a decorrere dalla data odierna (11 marzo 2020) le disposizioni di cui all’art. 1, comma 1, lett. n) del DPCM dell’8 marzo 2020 si estendono anche alle attività che effettuano “il consumo [immediato] e quelle che prevedono l’asporto (compresi preparazione di pasti da portar via ‘take-away’ quali a titolo d’esempio rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio che non dispongono di posti a sedere)”.
In allegato il dossier riepilogativo delle disposizioni in vigore a livello nazionale e Regionale aggiornato al 10 marzo 2020