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Questa notte è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 34/2020 c.d. “Rilancio”, le cui disposizioni sono già in vigore.
Il Provvedimento – annunciato già da diversi giorni dal Premier Conte – prevede, oltre a disposizioni in materia di salute e di politiche sociali, diverse misure a sostegno delle imprese, alcune delle quali parzialmente rispondenti alle pressanti richieste indirizzate alle forze governative dalla FIPE.
La scorsa notte è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 17 maggio 2020 che, tra l’altro, dà il via libera alla riapertura delle attività dei servizi di ristorazione e degli stabilimenti balneari, a partire da oggi (18 maggio) e fino al prossimo 14 giugno.
In particolare, il Provvedimento, per quel che concerne i pubblici esercizi, dispone che:
Si è svolta questa sera l'annunciata conferenza stampa del Presidente del Consiglio Conte per presentare le nuove misure per la Fase 2.
Il Presidente del Consiglio, ricordando che nel pomeriggio il Presidente della Repubblica Mattarella ha firmato il decreto legge sulle riaperture, dopo la videoconferenza della Cabina di regia tra governo ed enti locali, ha annunciato il nuovo DPCM con le norme attuative in modo da consentire alle Regioni di predisporre le ordinanze regionali per disciplinare le riaperture a partire da lunedì 18 maggio ed affrontare la fase 2 con prudenza ma dati incoraggianti delle curve epidemiologiche.
A tutti i Pubblici Esercizi Italiani
Cari amici imprenditori,
da lunedì 18 anche i Pubblici Esercizi italiani -con la dolorosa eccezione delle discoteche- avranno facoltà di riaprire integralmente le loro attività, un passaggio importante nel percorso di recupero dell’operatività per il nostro settore, che è stato tra i primi a subire limitazioni e chiusure.
Il Consiglio dei Ministri, nella notte, ha approvato un Decreto Legge che introduce ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, definendo la riapertura delle attività anche per il nostro settore dal prossimo lunedì 18 maggio.
Con un comunicato pubblicato dall’Istituto Nazionale Infortunio sul Lavoro sul proprio sito istituzionale, lo stesso istituto interviene in merito al tema della responsabilità penale e civile del datore di lavoro in caso di infortunio sul lavoro per Covid-19.