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Il tema del Lavoro continua ad essere centrale nella discussione pubblica, non solo per gli aspetti economici, ma anche per quelli etico-sociali ad esso collegati. Lo stesso Papa Francesco, che richiama il concetto di “Lavoro degno”, invita tutti a prendersi cura di una ferita aperta, concentrando impegno e risorse nel sostenere una “spinta gentile” che possa ridare speranza a tante persone oggi in difficoltà.
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La persona al centro della buona economia
Città del Vaticano, 22 Novembre 2017
Palazzo San Calisto
L’Assemblea 2017 della Federazione ha una sede e un tema insoliti, rispetto ai consolidati rituali, che prevedono normalmente la presentazione delle virtù e dei valori delle categorie rappresentate, l’attribuzione di colpe e responsabilità ai vari interlocutori istituzionali di riferimento, con l’elencazione, poi, dei bisogni e delle aspettative del settore.
Parlare dell’abusivismo che caratterizza il nostro settore significa, da una parte, affrontare un tema purtroppo ancora di grande interesse ed attualità, dall’altra, invece, rischiare di fare dell’autolesionismo, perché, se nonostante denunce e lamentele, il fenomeno persiste, qualche responsabilità e colpa potrebbe comprensibilmente essere attribuita a chi ha la responsabilità di rappresentare il comparto, al quale addebitare distrazioni o scarsa efficacia nell’azione di contrasto.
Dopo l’emanazione del provvedimento cosiddetto della “Buona Scuola” (Legge n. 107/2015), si registra un positivo impegno da parte di tutti i soggetti interessati per cogliere tutte le opportunità e gli obiettivi del nuovo percorso di “Alternanza Scuola/Lavoro”.
Non vorrei portare male ponendo una riflessione sull’incessante sviluppo della rete dei Pubblici Esercizi in Italia che, nonostante le difficoltà e la crisi che condiziona negativamente i consumi, continua a crescere, ad un ritmo che sembra inarrestabile, riempiendo ogni angolo delle nostre città di bar e ristoranti di ogni tipo, ponendo preoccupanti interrogativi sulla sostenibilità e la tenuta di questa tendenza.