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Nonostante i grandi esempi che ogni giorno raccogliamo dalle “buone notizie”, respiriamo sempre più un’aria contaminata, vivendo con l’anima e l’attenzione divisa tra buio e luce.
In queste settimane, da una parte, registriamo l’omicidio di un uomo, padre di 3 figli, che aveva cercato di rubare in un bar alcune schedine del “gratta e vinci” e, sorpreso dai titolari, è stato inseguito e poi ucciso con un paio di forbici, dimostrando che l’esasperazione della paura, si trasforma facilmente in rabbia e aggressività, portando ad uccidere una persona che aveva certamente sbagliato, ma che non era armato e che bastava solo consegnare alle Forze dell’Ordine.
Svolgiamo questa Assemblea in un contesto che continua ad essere complicato, per tante ragioni di ordine macroeconomico e geo-politico. Mi riferisco alle tensioni internazionali tra cui i drammatici fronti di guerra che causano vittime, danni e aumentano incertezze; alla debolezza della nostra economia, nonostante il rientro dell’inflazione e la riduzione dei tassi di interesse; alla sofferta manovra di bilancio che sconta il peso dell’ingente Debito Pubblico che strozza il presente e ipoteca il futuro.
L’economista multidisciplinare e patriota Carlo Cattaneo (1801-1869) scriveva che in ogni cosa “prima del capitale, è l’intelligenza che comincia l’opera”, perché offre gambe e contenuti alle idee, precisando che il principale fattore della produzione è la conoscenza, la competenza, il saper fare.
Così, ricercando la scintilla all’origine di qualunque storia imprenditoriale di valore durevole, non troviamo, quasi mai, il capitale, ma ci imbattiamo in qualcuno che ha un’idea e un saper fare attraverso cui rispondere in modo diverso e più efficace a problemi esistenti.
Il ricordo delle Olimpiadi di Parigi, ricche di soddisfazioni per lo sport italiano che ha fatto il suo record di medaglie, mette in rilievo anche i tanti insegnamenti che queste manifestazioni lasciano, in particolare ai ragazzi, che hanno appena ricominciato un nuovo anno scolastico, contagiati dal forte valore educativo che la pratica sportiva trasferisce.
Sintesi delle attività del Vice-Presidente Vicario Lino Enrico Stoppani
Forte Village (Pula - Ca) 3-5 ottobre 2024
Ritorno in questa edizione della Conferenza di Sistema a svolgere il difficile compito di fare un’analisi ragionata degli approfondimenti oggetto delle sessioni programmate, estrapolando spunti e contenuti utili al posizionamento della Confederazione, discendendo anche alcune possibili linee di azione sindacale sulle tematiche affrontate.
Esiste ancora la soddisfazione del lavoro? Se guardassimo ai numerosi esempi che arrivano dal mondo delle imprese la risposta non potrebbe che essere affermativa.
Tanto per fare un (grande) esempio, Giorgio Armani a 90 anni, continua a guidare la sua straordinaria impresa ed a innovare continuamente le sue collezioni di moda e non contento di fare solo questo, si è dato anche alla pallacanestro, salvando l’Olimpia Milano dal fallimento e rilanciandola sportivamente, inanellando una serie di successi (14 trofei più alcune Final Four).
“Il lavoro non è una merce” ha detto il nostro Presidente della Repubblica, ragionando sui valori del Lavoro, in ccasione delle celebrazioni dello scorso 1° maggio. Ecco perché la responsabilità di negoziare e firmare un contratto collettivo del lavoro è sempre una delle funzioni più delicate e impegnative per una grande e seria associazione di rappresentanza degli interessi, datoriali o dei lavoratori.
“La cucina italiana non esiste” affermano Alberto Grandi e Daniele Soffiati in un libro da poco uscito, proponendo una ricostruzione particolare della storia della nostra tradizione alimentare, che mette in discussione una delle poche certezze del nostro Paese.
Dante Alighieri nel XXVII canto dell’Inferno scriveva “lunghe promesse con atten- der corto” per alludere alla brutta abitudine di fare molte promesse senza poi mantenerle: espressione che oggi sembra attanagliarsi perfettamente alla situazione inaccettabile degli infortuni sul lavoro, che - quasi come in un girone dantesco - si ripropongono da anni sempre con le stesse cause a provocarli. Basti citare l’elenco delle più comuni: la mancanza/carenza dei dispositivi di sicurezza, i comportamenti errati favoriti da cattiva orga- nizzazione del lavoro su tempi, ritmi, stress o incentivi, le procedure non applicate o insuffi- cienti o inadeguate, la mancanza di formazio- ne, informazione e concentrazione nell’esecu- zione dei compiti, il malfunzionamento degli strumenti di lavoro.
Palazzo Montecitorio – Roma 16 maggio 2024
Intervento del Presidente Fipe- Confcommercio, Lino Enrico Stoppani
On. Presidente della Camera Lorenzo Fontana
On. Ministri della Repubblica Italiana
Onorevoli Parlamentari della Repubblica Italiana
Cari amici, ospiti e operatori del settore