Roma, 10 novembre 2021 –“Da più parti ci arrivano segnalazioni di aumenti generalizzati e spesso indiscriminati delle materie prime acquistate dai nostri bar e ristoranti. Dal caffè al latte, dalla pasta alla farina, dal burro ai formaggi, dalla carne al pesce stiamo assistendo ad una pericolosa escalation dei prezzi che al momento, ma non sappiamo per quanto ancora, non si traducono in crescita dei prezzi al consumo che anzi mantengono un inatteso profilo di moderazione.
Roma, 12 novembre 2021 La piena ripresa occupazionale nel settore dei pubblici esercizi passa anche dai dehors. L’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio ha infatti condotto una ricerca su Roma che certifica come il 64% dei consumatori abbia preferito mangiare all’aperto in questi mesi e il 56% intenda continuare a farlo anche in pieno inverno.
Roma, 03 novembre 2021 – “La costituzione dei primi due gruppi regionali di giovani imprenditori Fipe, in Campania e Veneto, segna un passaggio importante per la nostra federazione che, in questo modo, certifica la grande attenzione nei confronti dei giovani ristoratori, una risorsa fondamentale per condurre il comparto fuori dalla crisi generata dalla pandemia.” Dichiara Matteo Musacci, Presidente gruppo Giovani Fipe-Confcommercio.
Con Ordinanza del 22 ottobre u.s. il Ministero della Salute ha chiarito che, da oggi, 26 ottobre 2021, e fino al 15 dicembre per le finalità d’uso previste dal D.L. “Riaperture” (ivi compreso l’accesso ai luoghi di lavoro e ai servizi/attività per le quali è richiesto il green pass):
Milano, 2 novembre 2021 – Anche nel mondo della ristorazione e del turismo in generale, ad aver pagato il conto più salato della pandemia sono le donne: 183mila lavoratrici del settore costrette ad abbandonare la loro attività, per rimanere a casa con i figli in dad o perché, avendo contratti spesso part time o stagionali, non sono state chiamate in servizio a causa della crisi.
Non solo. Se è vero, infatti, che i numeri del settore certificano che il 51,4% della forza lavoro di bar e ristoranti è composto da donne, è vero anche che solo il 28,7% dei locali è a titolarità femminile. Una percentuale che nel 2021 è destinata ad assottigliarsi ulteriormente proprio a causa delle chiusure post pandemia.