Roma, 5 luglio 2021 – Il contrasto alla violenza di genere passa sempre di più dai Pubblici Esercizi. Luoghi affollati e vitali, soprattutto in estate, i bar, i ristoranti e i locali italiani si preparano a diventare presìdi di sicurezza a difesa delle donne e promotori della cultura di genere.
“È inaccettabile che una donna possa venire violentata mentre svolge il suo lavoro di cuoca, per di più all’interno della mensa di una scuola, senza che nessuno veda nulla o possa in alcun modo intervenire. La sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere garantita sotto ogni punto di vista, ma evidentemente la strada da fare è ancora molto lunga”.
Siglato un protocollo di intesa tra Polizia di Stato, Fipe-Confcommercio e il Gruppo Donne imprenditrici di Fipe per una sperimentazione in 20 città
È stato firmato oggi un protocollo d’intesa tra la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, la Federazione italiana Pubblici esercizi - Fipe-Confcommercio e il Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe-Confcommercio, rappresentati, rispettivamente, dal Prefetto Francesco Messina, dal Presidente Lino Enrico Stoppani e dalla Presidente Valentina Picca Bianchi.
È stata firmata ieri la Convenzione tra la Global Thinking Foundation e Fipe Gruppo Donne Imprenditrici per promuovere la parità di genere la valorizzazione del talento femminile e il contrasto alla violenza di genere.
La crisi determinata dal Covid che ha investito i Pubblici Esercizi colpisce in maniera maggiore le donne, sia le lavoratrici che le imprenditrici. Rispetto al 2019 infatti il numero di attività gestite da donne si è ridotto di 705 unità, lo 0,7% in meno, in netta controtendenza con le imprese maschili, cresciute complessivamente dello 0,4% nel corso del 2020. Un dato sul quale pesa la sfiducia determinata dalla pandemia e soprattutto l’obbligo per molte donne di far fronte ad altre necessità familiari, prima tra tutte la cura dei figli costretti alla didattica a distanza, in particolare nella prima metà dell’anno.
L’Assemblea pubblica Donne Imprenditrici Fipe-Confcommercio 2020 si svolgerà “da remoto” mercoledì 2 dicembre 2020 alle ore 10.30.
Il tema della Tavola rotonda è stato condensato nel titolo “Tendenza donna: prospettive di rinascita culturale ed economica” con l’obiettivo di fare il punto della situazione e di individuare possibili prospettive di sviluppo e di rilancio delle imprese dei Pubblici esercizi.
“È ora di spezzare il collegamento ideale che ancora troppi fanno tra locali notturni, alcol, droga e violenza, in particolare quella sulle donne. I dati ci dicono che gli abusi avvengono in larga maggioranza in famiglia, ma i casi di cronaca raccontano di troppi episodi di violenza iniziati all’interno dei locali e poi degenerati all’esterno. Tutto questo non può più essere accettato: i luoghi dell’intrattenimento e della socialità devono diventare sinonimo di sicurezza per tutti. Sia per le donne che li frequentano sia per le donne che ci lavorano.
“Gli effetti devastanti della pandemia sulla tenuta psicologica degli imprenditori che operano nei settori maggiormente colpiti dal lockdown e dalla crisi economica non possono più essere sottovalutati. Per questo come Fipe abbiamo deciso di attivare un servizio di supporto dedicato ai titolari dei pubblici esercizi, che negli ultimi mesi hanno dovuto fare i conti con uno stravolgimento della loro attività e con un drammatico crollo dei fatturati.
L’associazione Innovation Future School, con il supporto di VOLKSBANK, promuove il Premio Donna 2020 che intende incentivare e sostenere personalità femminili di spicco che con intuito e coraggio si sono distinte per essere le promotrici di iniziative in tutti gli ambiti (dall’economia alla cultura, dall’ambito sociale a quello artistico e creativo) che abbiano una particolare ricaduta sociale in ambito sia locale che nazionale.
La Presidente Picca Bianchi: “Manca un piano per la gestione dei figli”
“Nel dibattito sulla fase due le donne sono del tutto assenti. Il Governo sembra essersi dimenticato di mettere le imprenditrici e le lavoratrici in condizione di rientrare in attività con equilibrio e costanza. Questo rischia di avere pesanti ripercussioni sul loro futuro. Bisogna dare un segnale forte, pertanto invito tutte le rappresentanti delle associazioni di categoria a lavorare insieme a noi per costruire un pacchetto di richieste da inviare al Governo per fare in modo che nelle prossime settimane la fase due si apra anche per noi.