La cultura antispreco comincia dalla tavola: l'impegno di Fipe e Comieco per trasformare un tabù in abitudine grazie alla doggy bag.
Questo uno dei temi principali emersi dal talk show "Se avanzo mangiatemi" promosso da Fipe a Tuttofood. Il Presidente di Fipe Stoppani: "Necessità di avviare un percorso culturale".
Trasformare la doggy bag in una piacevole abitudine. Questa la mission messa in campo da Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Consorzio Comieco - Consorzio per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica nell'appuntamento organizzato oggi a Tuttofood. Un talk show che ha visto la presenza di Fipe, Comieco, Carlsberg Italia, Just Eat e Regusto per evidenziare il ruolo strategico della doggy bag nella lotta agli sprechi alimentari nel fuoricasa.
Fipe racconta gli stili alimentari degli italiani
• La Federazione Italiana Pubblici Esercizi presenta a Tuttofood una ricerca su come sono cambiati i consumi del Belpaese negli ultimi vent'anni. Oggi il 35% della spesa alimentare è indirizzata su bar e ristoranti.
• Ridotta significativamente la spesa per pane e cerali (-7,5% nel periodo 2000 - 2015) e per la carne (-8,1%).
• I consumi di pasta e dessert scendono in casa ma resistono al ristorante. Eppure anche fuoricasa gli italiani si dimostrano più attenti al tema del benessere consumando meno sale e grassi animali e privilegiando la verdura.
• Il 90% dei ristoranti sceglie prodotti a filiera corta, mentre l'84% cambia il menù al massimo entro 4 mesi. Grande attenzione alle intolleranze alimentari: 2/3 dei locali prevede menù dedicati a chi ha specifiche esigenze di salute.
• Il ruolo dei pubblici esercizi nel promuovere una corretta cultura dell'alimentazione: lunedì 8 maggio un convegno con il presidente di Fipe Lino Enrico Stoppani, Davide Oldani, Carlo Cracco, Moreno Cedroni, il presidente di Unaproa Antonio Schiavelli e le conclusioni di Davide Faraone, Sottosegretario del Ministero della Salute
• Sostenibilità, riuso del cibo e promozione della family bag in un ricco programma di appuntamenti presso la lounge Fipe (hall pad. 2/4)
• I progetti di alternanza scuola/lavoro per una formazione di alto profilo con la partecipazione degli studenti degli istituti dell'ospitalità alberghiera e dell'enogastronomia
UNO STUDIO DI HOTREC MOSTRA LE RIPERCUSSIONI SUL SISTEMA TURISTICO
L'IVA, a dispetto del nome che porta (imposta sul valore aggiunto) potrebbe trasformarsi in una seria minaccia per tutto il turismo in Europa. Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi rende noti i risultati dell'ultimo studio condotto da Hotrec, l'Associazione che rappresenta il settore dei servizi ricettivi e di ristorazione su scala continentale, secondo cui, in seguito all'aumentata pressione fiscale, la quota di arrivi turistici in Europa è scesa dal 60% al 51% tra il 1990 e il 2015.
"Lo studio di Hotrec, conferma ulteriormente il fatto che l'ipotesi del Governo italiano di portare l'IVA dal 10% al 13% nell'ambito della legge di stabilità si conferma una soluzione che non farà che minare il nostro settore, già duramente colpito dalla pressione fiscale - è il commento di Lino Enrico Stoppani, Presidente di Fipe -. Accogliamo pertanto con favore questa nuova indagine e i risultati emersi, sperando possa fornire un importante contributo al dibattito in corso sul sistema di tassazione nel turismo e in particolare per quanto riguarda i pubblici esercizi che Fipe rappresenta. Come ribadito da UNWTO, l'organizzazione mondiale del turismo, tutte le politiche in materia dovrebbero essere attentamente valutate e monitorate, tenendo conto delle specificità dei vari mercati".