Mixer apr. 2019 – La doggy bag? In italia si chiama Rimpiattino
Con il rimpiattino, la nuova doggy bag di Fipe e Comieco (consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosa), si combattono gli sprechi nei ristoranti con stile ed originalità
Rimpiattino è il nuovo nome con cui la “Doggy Bag” in cartoncino, riciclabile al 100%, disegnata dal designer Giulio Iacchetti e illustrata da Guido Scarabottolo, arriva nei ristoranti con una connotazione tutta italiana. Non solo dunque uno strumento per combattere lo spreco alimentare, ma anche un oggetto “d’autore” riutilizzabile.
Il termine si ispira all’usanza italiana del “rimpiattare”. Vale a dire alla capacità di rielaborare e riutilizzare gli avanzi per realizzare nuove portate. Mangiare al ristorante è gustoso e piacevole ma, innegabilmente, spesso genera degli sprechi. Sono i ristoratori stessi ad affermarlo: secondo la ricerca condotta dall’ufficio studi Fipe emerge che per l’80% dei ristoratori intervistati il problema dello spreco di cibo nei loro esercizi viene consideratorilevante (tra questi il 50,6% lo considera addirittura molto rilevante). E in quale fase di processo si spreca maggiormente?
Secondo i dati Fipe il consumo finale è il momento in cui avviene il maggiore spreco di cibo (per il 51,6% dei ristoratori), seguito dall’approvvigionamento e dalla preparazione, pressoché considerati a pari merito (rispettivamente
dal 25,4% e dal 25,0% del campione).
leggi l’intero articolo di Giulia Romana Erba pubblicato su Mixer di aprile in allegato
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