Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, FIPE e Hotrec rinnovano la campagna “Love Food Don’t Waste”

6 Febbraio 2024

“Love food Don’t Waste”. Lo dice la campagna online lanciata a ottobre scorso da FIPE Confcommercio e Hotrec, l’associazione europea dell’ospitalità e dei pubblici esercizi che riunisce 47 associazioni nazionali in 36 Paesi, e rilanciata in occasione dell’undicesima Giornata nazionale di prevenzione allo spreco alimentare,indetta per il 5 febbraio 2024 e istituita dalla Campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio del ministero dell’Ambiente.

La campagna di FIPE e Hotrec coincide e appoggia la proposta della Commissione Ue di revisione della direttiva 2008/98/Ce: l’obiettivo è che entro il 2030 gli Stati membri riescano a ridurre i rifiuti alimentari del 30% tra retail, ristorazione e famiglie. Il Parlamento europeo procederà al voto sulla revisione della direttiva il prossimo 14 febbraio.

Rintracciata nella sua sede di Bruxelles, Marie Audren, Direttore Generale Hotrec, ha dichiarato: “Lo spreco di cibo ha un enorme impatto sociale, economico e ambientale. Ogni anno nell’Unione europea vengono generati oltre 58 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari, ovvero 131 chili per abitante. Questo rappresenta una perdita stimata di 132 miliardi di euro”. 

C’è da dire, però, che il settore dell’ospitalità genera una quota relativamente piccola di rifiuti di cibo: i dati Eurostat ci dicono che mentre i consumatori domestici ne generano per il 53% (dato 2020), il food service si prende il 9%.

Gli Stati membri dell’Ue, compresa l’Italia, dovranno prima valutare le proprie esigenze specifiche, e poi adottare misure adeguate a livello nazionale per raggiungere gli obiettivi prefissati – ha detto Audren –.Hanno a disposizione un’ampia gamma di strumenti dalle campagne di sensibilizzazione agli incentivi per le donazioni alimentari. Nel complesso, come Hotrec riteniamo che ci debba essere proporzione tra piccole e grandi imprese con metriche di misurazione specifiche che non penalizzino le microimprese, così come è necessario incoraggiare i clienti ad adottare le migliori pratiche e formare adeguatamente il personale”.

articolo a cura di Giulia Di Camillo

tratto da: https://www.mixerplanet.com/ristorante/219378/proposta-di-legge-doggy-bag-fipe-la-chiede-solo-il-15-degli-italiani.html

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