EXPO E PUBBLICI ESERCIZI: TEMPO DI BILANCI

1 Luglio 2015

Due mesi, tanti proclami, belle speranze e migliaia di visitatori. È tempo di un primo bilancio non solo su quello che sta succedendo all’interno del sito espositivo ma anche dentro la città di Milano. Secondo gli imprenditori di bar e ristoranti questo bilancio è fortemente negativo non solo perché sono state disattese le aspettative ma addirittura perché la manifestazione sta “cannibalizzando” la domanda che normalmente si indirizzava verso la città. È quanto emerge dall’indagine Fipe- Epam presentata a palazzo Marino, il 1° luglio, nel corso di una audizione del Presidente Stoppani presso la commissione Commercio.

Questi i principali risultati dell’analisi. Gli effetti della manifestazione sulle attività di pubblico esercizio sono stati in questi primi due mesi negativi per il 26,1% degli intervistati e, addirittura, molto negativi per il 43,4%. Non manca chi dà una lettura diversa ma non si va oltre l’11% degli intervistati. Per il restante 20% l’esposizione è stata finora assolutamente neutrale rispetto alle performance economiche delle attività di pubblico esercizio. In definitiva Expo o ha influito negativamente sui pubblici esercizi della città o è stata ininfluente. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso gli esercenti registrano una flessione del fatturato pari, in media, al -18,3%. In definitiva Expo e Milano sono separati in casa anche per la scelta sbagliata di allungare l’orario serale della manifestazione con il risultato di avere una città deserta o quasi.

02-07-2015

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