Mixer apr.2020 – Parlare a una voce sola
Pochi giorni fa i colleghi riuniti in un neonato Comitato Permanente mi hanno co-indirizzato un pubblico appello, nel quale elencavano i bisogni primari ed urgenti di cui il settore avrebbe bisogno e ho raccolto questa occasione per una riflessione
che riguarda anche la vita associativa.
Oggi stanno nascendo nuovi e numerosi gruppi di opinione e di proposta anche all’interno del nostro settore: è fisiologico in un momento di forte preoccupazione -a volte disperazione- individuale e collettiva, che alimentano il bisogno di confronto e animano la volontà di non rimanere inermi di fronte all’incertezza.
Queste nuove forme di aggregazione incrociano talvolta il timore di non essere adeguatamente rappresentati, o forse non riescono a raccogliere e percepire il valore, la qualità, addirittura l’esistenza, del presidio sindacale, che pur come Fipe riteniamo
di aver con grande forza attivato. Anche se proprio il “movimentismo” rischia di creare dispersione e confusione, a partire dall’indebolimento di un’interlocuzione istituzionale che privilegia la sintesi, senza dubbio rimane un’opzione legittima e persino
comprensibile.
Leggi l’articolo di Lino Enrico Stoppani pubblicato su Mixer di aprile 2020 in allegato
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