Mixer apr. 23 – Fipe Talent Day: altro giro, altra corsa
UNA VOLTA INSTAURATO IL VINCOLO RECIPROCO TRA RISTORATORE E CLIENTE, È PREVISTA DALLA LEGGE UNA CERTA TOLLERANZA DA PARTE DI QUEST’ULTIMO RIGUARDO A POSSIBILE RITARDI
Il dibattito sul lavoro nella ristorazione continua ad incuriosire gli addetti ai lavori e non, nonché a suscitare preoccupazioni e speranze, riflessioni e timori, con le comprensibili estremizzazioni rispetto alla situazione di qualche anno fa.
È evidente come alcune notizie colpiscano più di altre, e la chiusura di attività di ristorazione iconiche, considerate come all’avanguardia anche e soprattutto per il rapporto con il lavoro e in particolare con i carichi di lavoro, possa suscitare suggestioni apocalittiche sul settore.
Il tema è stato sviscerato negli ultimi mesi e il dedalo delle criticità che il mercato del lavoro nella ristorazione sta affrontando è di complessa risoluzione. Il ‘menù’ dei mali è lunghissimo: la mancanza di un sistema di orientamento professionale, l’esigenza di un modello di conciliazione vita-lavoro, il crollo dei tassi di natalità, l’inflazione galoppante, la questione salariale e il dumping contrattuale, la gestione dei flussi migratori, le politiche di sussidio, l’inesistenza di servizi per il lavoro maturi e un sistema d’istruzione e formazione scolastico poco integrato con il mondo del lavoro, per non parlare dello scarso utilizzo della formazione continua e della formazione terziaria.
In risposta a questo puzzle complesso di criticità, la FIPE, come principale organizzazione di rappresentanza del settore, avrebbe potuto molto semplicemente chiudersi a riccio e difendere il ‘forte’ appellandosi ad una crisi mondiale del lavoro che riguarda non solo la ristorazione. In realtà è necessario che il ruolo dei corpi intermedi evolva seguendo una traiettoria di proattività rispetto a situazioni di tale difficoltà, provando a giocare la partita del cambiamento in prima persona.
Ecco perché, partendo dalla scuola con il progetto promosso con Unioncamere e Renaia (Rete degli Istituti Alberghieri e della Ristorazione) sulla certificazione delle competenze maturate dai ragazzi di terza e quarta superiore nei periodi di alternanza scuola lavoro e passando per il rilancio del progetto FIPE Talent Day che sta provando a costruire una nuova prospettiva del lavoro nella ristorazione.
Lo scorso anno il FIPE Talent Day con oltre 20 tappe in tutta Italia ha dato vita ad una vera e propria piazza del lavoro per il settore, nella quale non solo le imprese hanno offerto posti di lavoro a giovani e disoccupati ma tutte le componenti del mercato del lavoro locali sono state invitate a ragionare insieme delle possibili soluzioni per far fronte alla nota problematica della mancanza di personale.
Quest’anno il FIPE Talent Day riparte con la medesima ambizione provando ancora di più ad avvicinare in giro per la penisola chi cerca lavoro a chi lo offre e cercando maggiormente di mettere insieme le scuole, i centri per l’impiego, le agenzie per il lavoro, i comuni e tutti gli intermediari in grado di orientare chi è in cerca di lavoro verso opportunità di crescita professionale e sociale nel settore della ristorazione.
La pretesa, non è quella di risolvere con un battito d’ali una situazione intricata come quella sopra rappresentata, ma certamente c’è l’ambizione di iniziare a costruire il settore del futuro, provando anche ad offrire qualche risposta già da oggi.
L’invito rivolto a tutti gli operatori del settore è, perciò, quello di seguire il sito www.talentdayfipe.it per prendere nota delle prossime date e tappe del Talent Day Fipe e soprattutto partecipare.
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