Faq Pubblici Esercizi DPCM 13 ottobre 2020
Il nuovo DPCM stabilisce che le attività di somministrazione alimenti sono consentite fino alle 24:00. Cosa intende? Alle 24:00 devo chiedere ai clienti di uscire oppure non somministro più e aspetto che i clienti consumino e se ne vadano?
Sembra ragionevole interpretare la norma nel senso che alle ore 24:00, i clienti devono necessariamente lasciare i locali dell’azienda, in quanto, dopo quell’ora, stando al tenore letterale dell’art. 1, comma 1, lett. ee) del DPCM del 13 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione “non sono più consentite” (eccezion fatta per il delivery e il take away). In altri termini, consentendo ai clienti di permanere nei locali, si rischierebbe di eludere la finalità della norma consistente nell’evitare assembramenti nelle ore notturne.
Fino a che ora posso effettuare la consegna a domicilio dei pasti e il take away (per le attività con consumo al tavolo e in assenza di consumo al tavolo)?
Per entrambe le fattispecie, il DPCM del 13 ottobre non prevede alcuna restrizione oraria, ragion per cui sia il delivery (nel rispetto delle norme igienico-sanitarie per il confezionamento e il trasporto) che il take away (con l’obbligo di assicurare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro), potranno esser svolti in qualsiasi orario. Per quel che concerne l’asporto, tuttavia, è vietata la consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21:00. A tal proposito può essere utile avvisare gli avventori con apposita cartellonistica (scarica la cartellonistica FIPE).
Permane l’obbligo di registrare le presenze all’interno del proprio Pubblico Esercizio?
Ai sensi delle linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (allegato 9 DPCM 13 ottobre 2020) è ancora previsto, per gli esercizi che dispongono di posti a sedere, l’obbligo di predisporre un elenco dei soggetti che hanno prenotato il tavolo (basta anche una persona per tavolo) per un periodo di 14 giorni (occorre, tuttavia, prestare attenzione ai protocolli regionali che potrebbero prevedere un termine più ampio, a tal fine le suggeriamo di contattare la nostra Associazione a lei territorialmente più vicina).
A partire da che ora è consentita la riapertura dei locali al mattino?
L’art. 1, comma 1, lett. ee) del DPCM del 13 ottobre impone un orario di chiusura – le 24.00 per le attività con consumo al tavolo, le 21.00 per quelle senza il consumo al tavolo – senza prevedere, tuttavia, un orario per la riapertura. Nel silenzio della norma, sembra ragionevole ritenere che ogni esercizio debba rispettare l’orario di apertura ordinariamente osservato e comunicato al pubblico tramite apposito cartello (cfr. art. 8, comma 3, legge n. 287/1991).
Gli sgabelli posti di fronte ai banconi o alle mensole possono essere considerati come una seduta e quindi le sedute sugli stessi ammesse fino alle ore 24.00?
Stando al tenore letterale della disposizione (art. 1, comma 1 lett. ee), le attività consentite sino alle ore 24:00 sono solo quelle che prevedono il consumo al tavolo. Ciò premesso, sembra ragionevole ritenere che siano da ricomprendere anche quelle fattispecie di consumo al bancone (o su mensole), a condizione che il cliente sia – e resti – seduto, con conseguente contingentamento degli ingressi, consentendo l’ingresso a un numero di clienti pari al numero dei posti a sedere disponibili. Si ritiene, invero, che tale modalità di consumo sia rispettosa della ratio della norma, da rinvenire nella necessità di evitare il formarsi di assembramenti all’interno dei locali di pubblico esercizio.
Il limite delle 21.00 a quali attività che svolgono ristorazione si possono applicare?
La lett. ee) dell’art. 1, comma 1 del DPCM del 13 ottobre u.s. prescrive il limite orario delle ore 21.00 per le sole attività dei servizi di ristorazione (codice ATECO 56) che non dispongono di tavoli per il servizio. Si ricorda, tuttavia, che tali esercizi dopo le ore 21.00 potranno continuare ad effettuare i servizi di delivery e di take away. Per quel che concerne l’asporto è bene ricordare che la disposizione vieta espressamente la consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21.00. A tal proposito può essere utile informare gli avventori tramite apposita cartellonistica (scarica la cartellonistica FIPE).
Il nuovo DPCM pone limiti di persone allo stesso tavolo al ristorante o al bar?
No. Resta fermo l’obbligo di osservare le misure di prevenzione previste dalle linee guida sulla ristorazione (allegato 9 del DPCM del 13 ottobre 2020) e/o dagli eventuali protocolli adottati a livello regionale. Sul punto si consiglia di scaricare la check list elaborate dalla FIPE (che, tuttavia, vanno coordinate con le misure eventualmente prescritte a livello locale).
Sono proprietario di un pub. E’ possibile consentire la presenza in sala di persone sedute e distanziate di 1 metro l’una con l’altra dotate di mascherine che assistono a eventi sportivi trasmessi in tv? (Partite di calcio, Formula 1, Moto Gp)?
Si. Né il DPCM da ultimo pubblicato, né le linee guida sulla ristorazione (allegato 9 al DPCM) prescrivono alcuna restrizione in ordine alla possibilità di consentire agli avventori la visione in tv di eventi sportivi, nel rispetto delle misure di sicurezza igienico-sanitarie.
Ci sono novità su giochi tipo carte, biliardo, freccette, calcio balilla, videogiochi?
Non vi è nessuna novità in tal senso. Le linee guida sulla ristorazione (allegato 9 del DPCM del 13 ottobre 2020), con riferimento alle attività ludiche che prevedono l’utilizzo di materiali di cui non sia possibile garantire una puntuale e accurata disinfezione (quali ad esempio carte da gioco), continuano a prescrivere le seguenti misure di prevenzione:
a) obbligo di utilizzo della mascherina; b) Igienizzazione frequente delle mani e della superficie di gioco; c) rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro sia tra i giocatori dello stesso tavolo sia tra tavoli adiacenti.
Con particolare riferimento alle carte da gioco, viene inoltre consigliata una frequente sostituzione dei mazzi
16-10-2020