EVENTO

#sicurezzaVera ad Arezzo

05/10/2022

La ventunesima tappa della presentazione del progetto “#SICUREZZAVERA”, sulla diffusione della cultura di genere, in collaborazione con la Polizia di Stato, si è tenuta ad Arezzo il 5 ottobre 2022.

I LOCALI DI AREZZO FANNO RETE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. FIPE-CONFCOMMERCIO LANCIA ‘SICUREZZA VERA’

I pubblici esercizi diventano presidi di legalità: al via la formazione del personale e una App per le segnalazioni dirette alla Polizia di Stato

Arezzo, mercoledì 5 ottobre 2022 – Formazione del personale e una App per fare segnalazioni diretta alla Polizia di Stato: così il mondo di bar, ristoranti e locali notturni di Arezzo e provincia è pronto a fare la sua parte nel contrasto alla violenza di genere. Entra infatti nel vivo il progetto #sicurezzaVera, ideato dal Gruppo Imprenditrici di Fipe (Federazione italiana Pubblici esercizi)-Confcommercio, in sinergia con la Polizia di Stato.

L’obiettivo è diffondere la cultura della legalità e creare attraverso la rete dei pubblici esercizi strumenti concreti e fattivi per combattere il fenomeno, che in Italia vede il 31,5% delle donne subire una o più aggressioni nel corso della vita.

L’iniziativa, lanciata in via sperimentale in 20 città a fine 2021, è stata presentata oggi (mercoledì 5 ottobre) ad Arezzo nella sede della Confcommercio, alla presenza del Prefetto di Arezzo Maddalena De Luca, del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, del Questore di Arezzo Maria Luisa Di Lorenzo, della presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe-Confcommercio Valentina Picca Bianchi, del vicepresidente di Confcommercio delle province di Firenze e Arezzo Francesco Butali e Francesca Saletti del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe-Confcommercio Arezzo. A moderare gli interventi c’era il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

“Quella per il rispetto e la libertà delle donne è la madre di tutte le battaglie che, come comunità, abbiamo il dovere di portare avanti – spiega Valentina Picca Bianchi, presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe Confcommercio e principale promotrice dell’iniziativa -. Per vincerla dobbiamo sfruttare tutte le risorse a nostra disposizione e una di queste sono senza dubbio i locali che animano le nostre città: in Italia esiste un bar ogni 400 abitanti e 1 pubblico esercizio ogni 250. È da questo dato che siamo partiti per costruire una vera e propria rete di protezione e tutela diffusa. Una rete che opera quotidianamente nelle aree centrali come in quelle periferiche delle città”.

“Insieme alla Polizia di Stato abbiamo programmato incontri, convegni formativi e varie iniziative di sensibilizzazione per coinvolgere i nostri imprenditori spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinonivogliamo creare una vera cultura di genere all’interno delle attività della nostra provincia mettendo al centro la tutela del personale femminile e delle clienti dei nostri locali. È una battaglia di legalità e civiltà che deve interessare tutti, uomini e donne. Per questo appoggiamo in pieno l’iniziativa di Fipe Confcommercio, portata avanti con grande entusiasmo in tutta Italia dalla presidente Picca Bianchi con l’insostituibile e costante contributo della Polizia di Stato”.

Il progetto #sicurezzaVera si inserisce proprio all’interno della campagna di comunicazione “Questo non è amore”, lanciata nel 2016 dalla Polizia di Stato, e mette al centro i pubblici esercizi sia come luogo da rendere sicuro per chi ci lavora e chi li frequenta, sia come presidio territoriale per qualunque donna in difficoltà.

Per farlo è stato attivato un doppio binario. Da un lato Fipe-Confcommercio, nelle prossime settimane, avvierà la formazione dedicata al personale dei locali che si iscriveranno alla piattaforma – www.sicurezzavera.it – per approfondire le tematiche afferenti alla violenza di genere e gli strumenti di tutela delle vittime. Dall’altro, i locali avranno a disposizione un canale preferenziale all’interno della App YouPol (scaricabile gratuitamente da tutti su iOs e Android), per segnalare alla centrale di polizia eventuali casi sospetti, utilizzando l’hashtag FIPE nel messaggio e attivando così una procedura di intervento rapido.

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