Competenze per un progetto ambizioso

8 Giugno 2022

È necessario che la ripresa si ponga sotto il segno del lavoro, a partire da una formazione che inizia dalle scuole superiori e si concretizza in una scelta di vita, verso cui essere ben preparati

del Dott. Andrea Chiriatti

Mixer giugno 2022

Non c’è dubbio che il 2022, per i Pubblici Esercizi, possa essere un anno di rinascita e ripartenza, ma soprattutto con l’auspicio che questa etichetta si abbini a quella di anno del lavoro.

È doveroso, a tal proposito, citare i due anni di attivita aperte a singhiozzo a causa della pandemia, con il conseguente utilizzo senza soluzione di continuità della Cassa Integrazione, e la conseguente perdita di 200 mila posti di lavoro circa rispetto al 2019, a cui si aggiungono le note vicende del conflitto ucraino.

Un tornado che ha spazzato via ogni certezza, sia di vita che professionale, nel settore, non solo per gli imprenditori, ma anche per tutto il personale dipendente e i collaboratori, per non parlare del consumatore, che ha cambiato radicalmente mentalità e abitudini, non essendo più quotidianamente predisposto al fuoricasa.

Lo tsunami in questione ha ovviamente causato, o meglio acuito, le ataviche difficoltà del settore a reperire non solo le competenze professionali adeguate alle esigenze imprenditoriali, ma soprattutto aspiranti professionisti e lavoratori disponibili a intraprendere un percorso nel comparto.

La FIPE ha per questo messo in campo una serie di azioni e progettualita volte a rimettere al centro del pubblico esercizio la ‘questione lavoro’: con le diverse tappe territoriali del Talent Day finalizzate ad avvicinare le imprese del settore ai vari intermediari del mercato del lavoro e ai possibili candidati, e, attraverso la collaborazione con Unioncamere e Re.Na.I.A (Rete Nazionale Istituti Alberghieri), con lo sviluppo di un sistema di certificazione delle competenze dei giovani al termine dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO).

La FIPE ritiene, quindi, che partire dalla scuola superiore possa essere il sentiero necessario da percorrere, sebbene più lungo e tortuoso, per ridare centralità a un settore che necessita di una vera e propria valorizzazione del contenuto motivazionale, formativo e ambiziosamente etico del lavoro.

Con il progetto citato, i diversi attori intendono innalzare il livello di competenze dei diplomati degli istituti Re.Na.I.A costruendo curricula sempre piu adeguati alle esigenze dei datori di lavoro che rappresentino in maniera efficace le competenze e le abilità specifiche che gli studenti acquisiscono nel corso dei PCTO (acronimo che si riferisce alla più conosciuta alternanza scuola-lavoro). E evidente che questa coprogettazione virtuosa dei percorsi formativi e di orientamento che vede le imprese a fianco delle scuole nella costruzione di percorsi effettivamente orientati a indurre scelte professionali e di vita, che solo una effettiva esperienza diretta ‘sul campo’ può far maturare,

non puo che essere il primo passo.

Il lavoro di coprogettazione realizzato da FIPE, Re.Na.I.A e Unioncamere ha l’ambizione, infatti, di costruire un modello che sia in grado di certificare alla fine del percorso scolastico il possesso di competenze specifiche, verificate durante l’esperienza formativa.

Un progetto che ambiziosamente coinvolge tutto lo stivale, e migliaia di ragazzi, con la sperimentazione di percorsi autentici di incontro con il mondo del lavoro nei pubblici esercizi.

In poche parole: dal banco alla cucina o alla sala, con l’ambizione di costruire passo dopo passo un mercato del lavoro che non si può più affidare alla dannosa banalizzazione dell’informalità. Il passaparola e il consueto ‘amico di’ o ‘parente di’ non consente più di rispondere ai fabbisogni crescenti di professionalità richiesti dalle imprese, né di elevare il livello d’attrattività del settore.

Il percorso che la FIPE intende promuovere non può che passare anche per un nuovo racconto del lavoro nei Pubblici Esercizi, che comunichi storie professionali e di vita positive. Il lavoro e certamente fatica e sacrificio, ma e soprattutto realizzazione di aspirazioni, inclinazioni e perche no, sogni nel cassetto.

Dopo due anni di pandemia e una guerra alle porte dell’Europa, l’auspicio è che la primavera 2022 possa regalare ai pubblici esercizi una reale ripartenza, partendo, appunto, dal lavoro.

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