TURISMO: BILANCIA VALUTARIA VALE PIU’ DELL’AGROALIMENTARE

18 Maggio 2012

Raramente si pensa al turismo in chiave di import-export come invece accade per le altre filiere produttive. Eppure quando accogliamo i turisti stranieri vendiamo il nostro prodotto turistico all’estero (export) e quando gli italiani vanno all’estero compriamo il prodotto turistico di altri Paesi (importazioni).

Il fenomeno viene ben documentato nell’analisi sulla bilancia dei pagamenti turistici elaborata dalla Banca d’Italia.
Negli ultimi tre anni il valore della bilancia dei pagamenti turistica è stato di 89 miliardi di euro in esportazioni e di 61 miliardi di euro in termini di importazioni con un saldo netto positivo per circa 29 miliardi di euro.

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Nonostante risultati economici così importanti si parla poco del contributo del turismo all’export del made in Italy e comunque non tanto quanto si fa nel caso di altre filiere che caratterizzano il ruolo dell’Italia nel mondo. Si pensi all’agroalimentare, ad esempio, dove il saldo commerciale cumulato è stato negativo per circa nove miliardi di euro. O all’arredamento dove lo squilibrio tra esportazioni ed importazioni vale circa 2 miliardi di euro all’anno con un valore cumulato nel triennio di oltre sette miliardi di euro.
Il turismo ha un peso equivalente a quello dell’abbigliamento, un altro settore qualificante del made in Italy.
E’ da qui che occorre partire quando si parla del rapporto tra turismo ed economia soprattutto in una fase in cui la domanda interna soffre profondamente.

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