CUCINA ITALIANA SUL TETTO DEL MONDO CON MASSIMO BOTTURA – LE CONGRATULAZIONI DI FIPE

4 Giugno 2015


Massimo Bottura è il secondo chef al mondo secondo la classifica dei “The World’s 50 best restaurants”, stilata ogni anno da una prestigiosa giuria internazionale.

Lo chef della pluristellata Osteria Francescana posiziona la sua innovazione nella tradizione al secondo posto, dietro il “Can de Roca” di Girona in Spagna. 
Le congratulazioni della FIPE e del Presidente Lino Stoppani in una lettera allo chef.


Caro Massimo,

Ti esprimo, anche a nome della Federazione, i complimenti per la … medaglia d’argento, ottenuta come secondo miglior chef al mondo, nella prestigiosa classifica di “The World’s 50 Best Restaurants”.

Non avevi bisogno di questo ulteriore riconoscimento per valorizzare un percorso imprenditoriale, pieno di tante soddisfazioni professionali e di altrettanti sacrifici.

Conosco il Tuo pragmatismo, che Ti porta a guardare sempre avanti e a considerare questi meritati riconoscimenti come stimolo e occasione per perfezionare un’attività straordinaria, ma conosco anche la Tua sensibilità nel saper guardare indietro, dimostrata dal Tuo impegno e dall’importante ruolo che svolgi sui temi sociali di Expo Milano 2015.

Come rappresentante di categoria sono fortunato ed orgoglioso di constatare il crescente ruolo che Te, e tanti altri bravi colleghi, avete nella considerazione della Politica, dei Media e dell’Opinione Pubblica in generale, consolidato su competenze, passione e qualità.

La Cucina Italiana deve continuare a crescere, anche sui buoni esempi che arrivano da professionisti come Te, nell’interesse degli operatori, ma anche del sistema Paese, che deve saper raccogliere le tante opportunità, di business ma anche d’immagine, che la Ristorazione offre.

Con sentimenti di sincera stima, Ti rinnovo complimenti e ringraziamenti per il Tuo qualificato impegno, che porta vantaggi e accrediti anche all’immagine di tutto il settore, ovviamente da estendere alla Tua famiglia e ai Tuoi preziosi collaboratori.

Cordiali saluti.


Lino Enrico Stoppani

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