I ristoratori: sì alle norme sulle sagre
La Fipe Confcommercio sui nuovi regolamenti igienici imposti agli arrostitori: «Dietro i fornelli siamo tutti uguali».
Non importa se cucini un panino con la salsiccia o un piatto di spaghetti con arselle e bottarga. Per i ristoratori non esistono differenze: dietro i fornelli si è tutti uguali. «Le norme igieniche devono valere per tutti, nei ristoranti così come nelle sagre di paese». Gavina Braccu, ristoratrice e presidente della Fipe-Confcommercio gallurese, ha seguito il dibattito sulle linee guida della Comunità europea su cui dovranno vigilare le aziende sanitarie locali.
Cioè quelle severissime norme che saranno prima o poi applicate a sagre e feste in piazza e che prevedono, tra le altre cose, pesanti sanzioni per chi indossa abbigliamento scuro o sporco o per chi è addirittura sprovvisto di cappa o lavello. Gavina Braccu non punta il mestolo contro le sagre e arrostitori, ma allo stesso tempo ci tiene a difendere la rigidità dei regolamenti che disciplinano la vita in cucina.
Leggi l’intero articolo di Dario Budroni pubblicato su la nuova sardegna
agosto 2016