Enti del Terzo Settore: somministrazione nei confronti degli associati e nel rispetto delle prescrizioni previste per le attività di ristorazione
Il Ministero dell’Interno con Circolare n. 21635/2021, intervenendo in merito alla prosecuzione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande svolta dalle associazioni del Terzo settore anche a fronte della sospensione dell’attività dei centri sociali, culturali e ricreativi, ha precisato che l’attività di somministrazione in questione può continuare ad essere svolta a condizione che sia rivolta esclusivamente in favore degli associati e nel puntuale rispetto delle prescrizioni dettate, per ciascuna delle zone corrispondenti ai diversi scenari di rischio epidemiologico, nei confronti delle attività economiche analoghe e similari.
La norma oggetto di interpretazione ministeriale è l’art. 2 bis del D.L. n. 2/2021 – introdotto in sede di conversione dalla Legge n. 29/2021 – che dunque deve essere applicata nel rispetto delle prescrizioni concernenti le attività dei servizi di ristorazione previste dal DPCM del 2 marzo 2021 (cfr. news Fipe); di conseguenza, anche per tali attività è mantenuto lo schema secondo cui, in estrema sintesi, in zona gialla il servizio di somministrazione può essere svolto fino alle ore 18, mentre nelle zone arancione e rossa sono ammessi soltanto i servizi di delivery e take away.
Inoltre, in attesa dell’operatività del RUNTS, la nota chiarisce che sono da considerarsi enti del Terzo Settore le organizzazioni iscritte ad uno dei registri attualmente previsti dalle normative specifiche.
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