Buoni Pasto: le azioni Fipe

16 Maggio 2019

La Federazione da tempo segue e denuncia le conseguenze delle distorsioni collegate all’attuale sistema di mercato dei buoni pasto.
Di seguito riepiloghiamo le principali azioni intraprese dalla Fipe.

1.DdL conversione DL Sblocca Cantieri (AS 1248)

• Lo scorso 6 maggio la Federazione, insieme a Confcommercio, è stata audita in Senato – presso le Commissioni riunite Lavori pubblici, comunicazioni e Territorio, ambiente, beni ambientali – in ordine alla conversione in legge del D.L. n. 32/2019, c.d. “Sblocca Cantieri”. In tale occasione sono state presentate le proposte emendative, dichiarate in data odierna ammissibili, che chiedono, inter alia, la conservazione del valore facciale del buono pasto e l’introduzione di penali in favore degli esercizi convenzionati in caso ritardo nel rimborso dei buoni pasto (cfr. CIRCO Fipe n.50/2019).

2.DdL Concretezza (AC 1433-AS 920)

• Grazie anche all’attività di relazioni istituzionali portata avanti dalla Federazione, è stato approvato dalla Camera dei Deputati, e successivamente dall’Aula, un emendamento al DdL Concretezza che modifica il comma 5, dell’art. 144 del D.Lgs n. 50/2016 (codice appalti) prevedendo negli accordi stipulati tra emettitori ed esercenti una garanzia fideiussoria anche in favore degli esercizi convenzionati.
Si tratta della prima e concreta risposta che le Istituzioni esprimono in ordine alle criticità evidenziate dalla Federazione concernenti l’attuale sistema dei buoni pasto.
Il provvedimento ora passerà in Senato per l’approvazione finale.

•La Federazione, con il Vice Presidente Cursano, il Direttore Generale Calugi e l’Avv. Giuliani, ha svolto due audizioni (in Senato il 26 novembre 2018 e alla Camera il 5 febbraio 2019) per chiedere alle Istituzioni di includerle tra i soggetti legittimati a partecipare alla ripartizione dei 20 milioni di euro anche le imprese danneggiate dal fallimento della Qui!Group S.p.a.
Entrambe le proposte sono state dichiarate inammissibili, con la seguente motivazione: il Sottosegretario ha rilevato come l’art. 5 del testo – previsione dei 20 milioni di euro – sia diretto soltanto alle pubbliche amministrazioni cui deve essere consentito di potere utilizzare nuove risorse economiche per sostituire i buoni pasto non spendibili in ragione del fallimento della società emittente. Questo è l’ambito di applicazione della disposizione che, in nessun modo, interferisce con il diverso problema della tutela degli esercenti commerciali, i quali allo stato, così come le pubbliche amministrazioni, possono ottenere il pagamento dei propri crediti soltanto attraverso l’insinuazione nello stato passivo della società.

3. Audizioni Codice Appalti
• In data 12 marzo 2019 la Federazione, con il Presidente Cursano, il Prof. Giustiniani e l’Avv. Giuliani, ha partecipato all’audizione presso la VIII° Commissione – Lavori pubblici comunicazioni – del Senato avente ad oggetto l“Indagine conoscitiva sull’applicazione del codice dei contratti pubblici”, ove sono state presentate le osservazioni circa le criticità ricollegate alla vigente normativa prevista nel Codice degli appalti e sono state avanzate delle proposte di modifica a tutela delle imprese associate che prestano il servizio sostitutivo di mensa.
• In data 10 aprile 2019, si è tenuta una nuova audizione presso la medesima Commissione, sempre avente ad oggetto l“Indagine conoscitiva sull’applicazione del codice dei contratti pubblici”, alla quale ha partecipato il Presidente Stoppani, in qualità di Vice Presidente Vicario di Confcommercio, l’Avv. Stifano, il Dott. Cerminara e l’Avv. Giuliani. Nel suo intervento, il Presidente ha anche sottolineato la necessità di riformare l’attuale sistema normativo disciplinante il servizio sostitutivo di mensa ribadendo le proposte della Federazione.

4. “Sos buoni pasto”: Assistenza soci nella vicenda QUI! Group S.p.a.

• Prosegue l’attività di supporto agli associati nella gestione delle numerose criticità segnalate in merito alla vicenda QUI!Group S.p.a, fallita lo scorso 6 settembre. In data 20 febbraio 2019 si è svolta dinanzi al Tribunale di Genova la prima udienza di verifica dell’insinuazione al passivo, durante la quale sono state esaminate le domande il cui numero di cronologico assegnato era compreso tra le prime 700 posizioni. Come noto, la Federazione ha assicurato alle imprese associate un’assistenza legale in convenzione. Allo stato, le domande presentate con l’assistenza della Fipe sono state tutte ammesse. Informalmente uno dei Curatori ha riferito che, alla data dell’udienza, vi era già stato il recupero del 60% circa dei crediti vantati dalla Qui Group (in bonis) nei confronti di terzi soggetti e che stavano iniziando la valutazione di due beni immobili per l’eventuale vendita. Seguiranno altre udienze per valutare le posizioni creditorie restanti, le cui date non sono ancora state comunicate.

• All’incontro del 26 settembre 2018 presso il MISE, tenutosi alla presenza del Responsabile della Direzione Crisi d’impresa, il Vice Capo di Gabinetto del Ministro, uno dei curatori fallimentari, alcuni assessori delle Regioni coinvolte nella gara Consip – ed. 7, nonché altre associazioni di categoria, la Federazione ha chiesto di istituire:
a) un tavolo crisi per affrontare le difficoltà degli esercizi convenzionati;
b) un fondo pubblico per soddisfare i crediti rimasti insoluti.
• Istanza di accesso agli atti gara Consip edizione 7 per visionare gli accertamenti eseguiti dalla centrale d’acquisti nei confronti della Qui!Group S.p.a. (*)
• Fondo Fipe-Intesa San Paolo per 100 milioni di euro contro garantito dal Fondo Centrale di Garanzia per gestire nell’immediato la crisi di liquidità delle imprese.

5. Gara Consip edizione 8
Lettera Consip: segnalazione delle criticità conseguenti all’eventuale assegnazione lotti alla società “Più Buono s.r.l.”. Con riferimento alla gara «buoni pasto» – ed. 8, la Consip ha aggiudicato definitivamente i lotti 1, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 e 15. Allo stato, anche grazie al tempestivo intervento della Federazione, non risultano aggiudicati i lotti sui quali la società Più Buono S.r.l. aveva presentato la propria offerta.

6. Azione pilota contro Consip S.p.a e la Pubblica Amministrazione (*)
A seguito del fallimento della QUI!Group S.p.a e dei numerosi danni cagionati alle imprese associate, la Federazione, insieme ad altre sigle (FederDistribuzione, Coop, Fiepet Confesercenti, ANCD, FIDA), intende proporre un’azione pilota contro Consip S.p.a e la Pubblica Amministrazione per far valere il principio di un dovere di protezione nella corretta esecuzione del contratto anche nei confronti degli esercizi convenzionati.

7. Monitoraggio effetti ultima riforma normativa
Monitoraggio sulla reale ricaduta degli effetti derivanti dall’ultima riforma normativa avvenuta con il c.d. «Correttivo» al nuovo codice degli appalti pubblici e il DM 122/17. (**)
Le percentuali di sconto incondizionato pagate dagli esercizi convenzionati è aumentata secondo i valori di seguito riportati:
– gara Consip – edizione 7 (2014/2015) → 4,03% (valore medio non ponderato)
– gara Consip – BPE 1 (2015/2016) → 4,66% (valore medio ponderato)
– gara Consip – edizione 8 (2018) → 19,65% (valore medio ponderato)

• osservazioni Codice Appalti – Consult. Pubbl. MIT del 10.09.2018
• DdL Mantero (AS 489) “Disposizioni concernenti i rapporti contrattuali tra le società di emissione dei buoni pasto e gli esercizi convenzionati per la loro utilizzazione” (doc. 10) Assegnato alla X Commissione (Industria, commercio, turismo) in sede redigente il 17 ottobre 2018 ma non ancora assegnato all’esame. Pareri delle Commissioni I (Aff. costituzionali), II (Giustizia), V (Bilancio), VI (Finanze), XI (Lavoro) – ormai, probabilmente, decaduto.
(**) MISE: DM 122/17 – art. 6 comma2 “ Il Ministero dello sviluppo economico, in collaborazione con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e con l’Autorità nazionale anticorruzione, previe apposite consultazioni, effettua il monitoraggio degli effetti del presente decreto al fine della verifica dell’efficacia del medesimo”.
Art. 6 comma 3 “In relazione al monitoraggio da verificare entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto [09 settembre 2017], possono essere adottate disposizioni integrative e correttive, ai sensi dell’articolo 17, commi 3 e 4, della legge 23 agosto 1988, n. 400”.

8. Riforma del mercato
La Federazione, oltre ad aver presentato le proprie osservazioni nelle numerose audizioni, in data 9 ottobre 2018, ha inviato al Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio una lettera a firma congiunta con le altre organizzazioni di rappresentanza delle imprese di pubblico esercizio e di distribuzione commerciale, con la richiesta di un tavolo che porti alla riforma del sistema.

Proposte Fipe:

1. Garanzia del valore nominale del buono pasto lungo tutta la filiera;
2. Tetto massimo alle commissioni agli esercenti, con valori analoghi a quelli praticati in altri Paesi europei;
3. Rating di affidabilità per le società emettitrici;
4. Fondo di garanzia per la tutela dei pagamenti alle imprese convenzionate;
5. Contratti chiari e trasparenti tra emettitori ed esercizi convenzionati;
6. Pos unico per assicurare il vero sviluppo del buono pasto elettronico.

16-05-2019

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