CONFCOMMERCIO, RECESSIONE E CRIMINALITÀ VANNO A BRACCETTO
CONFCOMMERCIO, RECESSIONE E CRIMINALITÀ VANNO A BRACCETTO
SPECIALE CERNOBBIO 22-23 MARZO 2013
Per più di otto imprenditori su dieci (83%, per l’esattezza) la recessione ha fatto aumentare la criminalità. È il risultato dell’indagine Censis-Confcommercio sulla percezione degli esercenti rispetto alla malavita.
Secondo lo studio, l’80% degli imprenditori ritiene siano aumentati furti e taccheggi, mentre il 70% delle imprese denuncia scippi, aggressioni e rapine e oltre la metà (57%) dichiara di essere a conoscenza di casi di usura e di estorsione ai danni di imprenditori. Il 52% degli intervistati segnala poi un aumento della frequenza dei cambi di titolarità di attività imprenditoriali che possono ricollegarsi al riciclaggio, mentre più di un terzo delle imprese denuncia il ricorso a canali di credito non ufficiali, molto vicini all’usura, e la presenza di criminalità organizzata. Per sette imprenditori su dieci aumentano i furti compiuti da persone in difficoltà economica e per il 58% è in crescita la delinquenza comune. Più della metà degli imprenditori considera prioritaria una maggiore collaborazione tra le stesse imprese e le Istituzioni per affrontare i problemi della sicurezza oltre che la possibilità di collaborare con gli enti locali per attivare progetti di riqualificazione urbana che rendano più vivibile le città, ridiano spazio al commercio, consentendo una migliore vivibilità degli spazi pubblici. Infine, oltre il 70% degli imprenditori chiede pene più severe e certezza della pena insieme a tempi più veloci della giustizia.
Cernobbio 23-03-2013
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