
Indagine Antitrust UE sulle piattaforme online “Delivery Hero” e “Glovo”
Oggi, i servizi offerti dalle piattaforme online sono sempre più strategici per il successo commerciale delle imprese. Basti pensare che, prima della pandemia, il mercato del food delivery rappresentava circa il 5% del fatturato annuo di un’attività commerciale. Nel 2022, invece, per le aziende che offrono questo servizio, l’incidenza sul fatturato può raggiungere anche il 19% (Deloitte – Foodservice Market Monitor 2023).
Non sorprende, quindi, che a luglio 2024 la Commissione Europea abbia avviato un’indagine per verificare l’esistenza di un cartello tra Delivery Hero e Glovo. Nel 2022, infatti, la prima è diventata l’unica proprietaria della seconda, consolidando così la loro posizione nel mercato del food delivery.
L’indagine si inserisce nel più ampio obiettivo della Commissione di garantire che i servizi legati al food delivery vengano offerti a prezzi ragionevoli ai consumatori. Trattandosi di un mercato giovane e dinamico, l’accertamento è volto a verificare l’eventuale ripartizione di specifici mercati geografici, così come la condivisione di informazioni commercialmente sensibili (ad esempio, strategie commerciali, prezzi, capacità, costi, caratteristiche dei prodotti, ecc.), nonché un possibile accordo volto ad evitare la reciproca sottrazione dei dipendenti. La durata dipenderà dalla complessità del caso, dalla collaborazione delle società interessate.
L’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea stabilisce che sono incompatibili con il mercato interno – e, quindi, vietati – tutti gli accordi tra imprese e tutte le pratiche concordate che possano pregiudicare il commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare la concorrenza all’interno del mercato interno. Sono dunque espressamente vietati gli accordi volti a:
- fissare direttamente o indirettamente i prezzi d’acquisto o di vendita ovvero altre condizioni di transazione;
- limitare o controllare la produzione, gli sbocchi, lo sviluppo tecnico o gli investimenti;
- ripartire i mercati o le fonti di approvvigionamento.
In un contesto in cui il food delivery è diventato ormai parte integrante del modello di business di molti Pubblici Esercizi, l’indagine della Commissione Europea rappresenta un passo cruciale per garantire un mercato equo e competitivo. La verifica di eventuali pratiche anticoncorrenziali non solo mira a tutelare i consumatori da possibili distorsioni dei prezzi, ma protegge anche le imprese che dipendono da questi servizi, assicurando loro condizioni di mercato trasparenti e non discriminatorie. L’esito dell’indagine potrebbe dunque avere un impatto significativo sul futuro del settore, influenzando le strategie delle piattaforme digitali. In un mercato in continua evoluzione, il rispetto delle regole sulla concorrenza resta un elemento essenziale per favorire l’innovazione e la sostenibilità dell’intero ecosistema del food delivery.
Link utili:
- Press release
- Registro pubblico – numero procedura AT.40795.
- Competition Policy
- Dati: Deloitte Foodservice Market Monitor 2023