Il SIB Interprovinciale Venezia Rovigo riunito a Bibione per discutere del problema delle concessioni demaniali e della recente ordinanza di balneazione sulle attività di salvataggio durante la stagionalità
La richiesta: “Intervenga lo Stato facendo chiarezza sulla normativa”
Venezia, 29 ottobre 2024 – Dopo le elezioni di giugno del neocostituito Sindacato Balneare Interprovinciale di Venezia Rovigo afferente al SIB Confcommercio, a margine della terza edizione del Summit del Mare tenutosi al Villaggio turistico Internazionale di Bibione, si è riunito nei giorni scorsi il direttivo guidato da Lorenzo Braida, presidente SIB interprovinciale Venezia – Rovigo e dal vice Pierluigi Padovan, alla presenza del presidente nazionale del SIB, Antonino Capacchione, del vicepresidente nazionale Leonardo Ranieri, del sindaco di San Michele – Bibione, Flavio Maurutto, dell’assessore regionale al demanio Francesco Calzavara, della Presidente della Conferenza dei sindaci del litorale, Roberta Nesto e di numerosi sindaci e assessori della costa.
La preoccupazione sta nell’annosa questione riguardante l’applicazione della direttiva Bolkestein sulla messa a gara delle concessioni demaniali. A intervenire sull’argomento sono stati gli stessi relatori, con il presidente Nazionale del SIB, Capacchione, che ha sottolineato l’importanza di una normativa chiara da parte del Governo. «Il Veneto ha un’importanza indubbia per il turismo Italiano, perché in un certo senso rappresenta “la spiaggia” dell’Europa – ha detto Capacchione –. È nell’interesse di tutti una disciplina che non distrugga quello che è stato costruito in tanti anni di storia del settore balneare. Ma la questione deve essere affrontata a livello nazionale. I tentativi che le Regioni hanno fatto in passato per intervenire quando si prospettò di dover applicare la “Bolkestein”, sono stati poi bloccati dalla Corte Costituzionale, che ha fissato la competenza della materia allo Stato. Il nodo va quindi affrontato e risolto con una legge che non vada in contrasto con il diritto europeo».
Non solo Bolkestein. Altro problema che sta preoccupando i concessionari è quello riguardante la recente ordinanza di balneazione emessa a fine agosto di quest’anno dalle Capitanerie di Porto. «È una questione che sta destando grande preoccupazione tra gli operatori – ha dichiarato Braida, presidente del SIB Provinciale di Venezia Rovigo – con il problema del reperimento del personale che deve svolgere il servizio e per i costi elevati che le assunzioni comportano. L’ordinanza sembra voler collegare la stagionalità ai periodi di balneabilità, quindi molte Amministrazioni rischiano di dover garantire il servizio di salvataggio completo dal 15 maggio al 15 settembre. Il punto, però, è che non si trova personale di salvamento e il rischio è di dover tenere le attività chiuse, a danno non solo del concessionario ma dell’intera località».
Anche su questo fronte il SIB ha espresso la necessità che la questione debba venire risolta a livello nazionale, con una norma chiara e che non destabilizzi il sistema, rendendosi disponibile al dialogo.