Home Restaurant anche il Veneto fa chiarezza
Con circolare del 05.07.2024, la Regione Veneto ha fornito a Comuni, Camere di Commercio e Ulss del territorio un chiaro indirizzo interpretativo riguardo le attività di home restaurant, confermando che, in assenza di una specifica disciplina, tali soggetti devono rispettare le vigenti disposizioni regionali in materia di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (similmente CdS sent.n. 02437/2023 e Tribunale di Pisa sent. n. 492/2024).
Dunque, l’operatore economico che intenda avviare un home restaurant è tenuto a presentare allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune competente apposita segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), qualora l’attività ricada nell’ambito di zone non soggette a tutela secondo la programmazione comunale di settore, oppure una richiesta di autorizzazione, qualora l’attività ricada nell’ambito delle predette zone
La circolare, inoltre, specifica che è necessario dichiarare il possesso dei requisiti morali e professionali previsti dalla normativa sull’attività di somministrazione (art. 71, D. Lgs n. 59/2010) e resta obbligatorio il rispetto delle norme igienico-sanitario applicate ai Pubblici Esercizi. Conformemente all’attuale orientamento, viene precisato che non è applicabile la disciplina in materia di sorvegliabilità dei locali adibiti a somministrazione di alimenti e bevande, ma solo la normativa relativa ai controlli ordinari ed agli eventuali poteri sanzionatori e interdittivi delle autorità di pubblica sicurezza, comuni a tutti gli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
I chiarimenti forniti risultano utili a confidare in adeguate attività di controllo sulla regolarità amministrativa e igienico-sanitaria sugli home retaurant.
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