Tribunale di Pisa: obbligo di SCIA per gli Home Restaurant
Con sentenza di secondo grado n. 492/2024 il Tribunale di Pisa ha confermato che gli Home Restaurant sono attività di somministrazione di alimenti e bevande e, come tali, soggiacciono al medesimo trattamento normativo, ivi compreso l’obbligo di abilitarsi con SCIA.
La recente pronuncia conferma la correttezza dell’operato del Comune di Montopoli in Valdarno, che aveva adottato un’ordinanza di ingiunzione nei confronti di un Home Restaurant per aver esercitato attività di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico in assenza della necessaria SCIA. Il Tribunale, pertanto, in riforma della sentenza di primo grado del Giudice di Pace di San Miniato (che aveva annullato la sanzione), ha ribadito la necessità di SCIA anche per chi svolge dietro corrispettivo l’attività di somministrazione di alimenti e bevande in privata dimora.
Ad avviso del Tribunale, invero, nonostante siano presenti difformità quantitative – offerta saltuaria, rivolta a un minor numero di persone – i profili che caratterizzano gli Home Restaurant – offerta al pubblico, pagamento di un corrispettivo, ecc. – sono quelli tipici dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande e, quindi, idonei a consentirne l’assimilazione dal punto di vista normativo. Nel caso di specie, in particolare, l’attività era stata ampiamente pubblicizzata sui social network e l’offerta era quindi rivolta a un pubblico indistinto, esattamente come un pubblico esercizio.
Sul tema in argomento – sebbene su altri profili specifici – si è recentemente pronunciato anche il Consiglio di Stato con Sentenza n. 02437/2023 (news Fipe).
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