“Rimpiattino”
“Rimpiattino” è il nome che nel 2018 è uscito da un concorso nazionale lanciato da Fipe tra centinaia di ristoratori per declinare all’italiana la doggy bag.
Non un vero e proprio neologismo ma un’espressione che riporta alla cultura, tutta italiana, del “rimpiattare”, ovvero del saper rielaborare gli avanzi del giorno precedente perché il cibo non si spreca non solo o non tanto per ragioni economiche ma anche per rispetto alla fatica ed al lavoro necessari per portarlo in tavola e di tutti coloro che ogni giorno fanno fatica per procurarselo.
“Rimpiattino”, dunque, sintetizza perfettamente lo spirito dell’iniziativa per il contrasto dello spreco alimentare al ristorante e l’impegno profuso dai ristoratori su un tema di rilevante importanza.
La battaglia contro lo spreco alimentare è prima di tutto culturale e gli oltre 120mila ristoranti possono svolgere un formidabile compito di sensibilizzazione sul valore del cibo.
Secondo 3 ristoratori su 4 questa iniziativa è determinante per ridurre lo spreco alimentare e allo stesso tempo per migliorare la percezione del locale agli occhi del cliente.
Sono 24mila i rimpiattini distribuiti in 875 ristoranti di 22 città (Aosta, Torino, Genova, Varese, Bergamo, Mantova, Vicenza, Pordenone, Ferrara, Firenze, Grosseto, Ancona, Ascoli Piceno, Chieti, Roma, Rieti, Foggia, Catania, Palermo, Ragusa, Cagliari e Sassari).