Mixer ott. 23 – La ristorazione recupera

5 Ottobre 2023

LO SCENARIO RIMANE COMPLESSO, MA IL FATTURATO DELLA RISTORAZIONE CRESCE, A FRONTE DI UN’INFLAZIONE CHE AD AGOSTO 2023 REGISTRA UN +5,9%

Il secondo trimestre 2023 è stato caratterizzato da un incremento del fatturato delle imprese di risto­razione accompagnato da una lieve incremento nel clima di fiducia.

I volumi di attività in termini di fatturato sono cre­sciuti del 13,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche per effetto della dinamica dei prezzi che, tuttavia, resta ancorata alla dinamica generale.

Positiva anche la variazione del fatturato rispetto al I trimestre 2023 con un incremento del 28,7%, dove pesano tuttavia anche fattori stagionali determi­nanti per i consumi in questo settore. L’analisi per attività economica mostra una crescita su base annua per tutti i settori legati alla filiera del turismo, in ragione della piena ripresa delle attività successiva alla fine della pandemia.

Occorre ricordare però che la dina­mica inflattiva nel corso degli ultimi 24 mesi in bar e ristoranti è rimasta abbondantemente al di sotto di quella generale. In altri termini, a fronte di materie pri­me, energia e altri costi crescenti, la ristorazione ha re­gistrato aumenti inferiori compensando con l’erosione dei margini il differenziale.

Nel mese agosto l’aumento dei prezzi della ristorazio­ne rispetto a un anno fa è stato del 5,9%. La dinamica dell’inflazione, ancora fortemente influenzata dall’evo­luzione dei prezzi dei beni energetici, riflette anche il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei pro­dotti alimentari lavorati. Si mantengono vivaci i prezzi dei servizi di alloggio che registrano una variazio­ne tendenziale del +15,8%. Resta, infine, elevato, sebbene in decelerazione, il ritmo di crescita dei prezzi del ‘carrello della spesa’, che ad agosto si attesta a +9,6%.

Lo scenario generale resta complicato sia sotto il profilo geopolitico che congiun­turale, il rallentamento dell’econo­mia, l’inflazione ancora elevata e il progressivo aumento dei tassi di interesse che penalizzano l’ac­cesso al credito fanno cre­scere il costo del debito.

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