#SicurezzaVera Prato
Violenza di genere, Fipe – Confcommercio presenta “Sicurezza Vera”
Le donne dell’associazione che guidano i pubblici esercizi in prima linea: progetto con la Polizia di Stato per prevenire e contrastare il fenomeno
Prato, maggio ’23. Prevenire e contrastare la violenza di genere attraverso la formazione e l’informazione dei pubblici esercizi: è la missione collocata alla base di #sicurezzaVera, il progetto ideato dal Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe Confcommercio in sinergia con la Polizia di Stato. L’iniziativa, destinata a coinvolgere direttamente bar, ristoranti e locali notturni, è stata avviata in via sperimentale in 20 città italiane a partire dalla fine del 2021.
I contorni dell’appuntamento sono stati illustrati nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Pistoia e Prato,grazie al contributo di un prestigioso panel. I saluti iniziali sono stati portati dal Prefetto Adriana Cogode, seguita dal Questore Giuseppe Cannizzaro, dal Sindaco Matteo Biffoni e dal presidente della Fipe interprovinciale, Tommaso Gei.
Al loro fianco, per focalizzare ulteriormente la discussione, sono arrivati i contributi di Carlo Pasquariello (Dirigente Divisione Anticrimine Questura di Prato), di Simona Marinai (presidente Gruppo Donne Imprenditrici Fipe Pistoia – Prato) e di Francesca Ranaldi (Responsabile Centro Antiviolenza La Nara Prato).
Le conclusioni sono state invece affidate a Valentina Picca Bianchi, presidente Gruppo Donne Imprenditrici Fipe, mentre gli interventi sono stati moderati dal Direttore di Confcommercio Pistoia e Prato, Tiziano Tempestini.
I dati emersi nel corso dell’evento testimoniano quanto il progetto possa rivelarsi importante. Prato registra infatti – è stato evidenziato – il più ampio numero di accessi al Centro Antiviolenza “La Nara” degli ultimi 25 anni (periodo in cui se ne contano 4553): sono stati 450, il 10% in più rispetto ad un anno fa.
Il progetto mira, dunque, a diffondere una cultura della legalità proponendosi come veicolo di formazione del personale dei pubblici esercizi e come strumento concreto per combattere il fenomeno della violenza sulle donne.
#sicurezzaVera si inserisce all’interno della campagna di comunicazione “Questo non è amore”, lanciata nel 2016 dalla Polizia di Stato e mette al centro i Pubblici esercizi, sia come luogo da rendere
sicuro per chi ci lavora e chi li frequenta, sia come presidio territoriale per qualunque donna in difficoltà.
Per farlo è stato attivato un doppio binario. Da un lato il Gruppo Donne Imprenditrici Fipe-Confcommercio, nelle prossime settimane, avvierà la formazione dedicata al personale dei locali che si iscriveranno alla piattaforma – www.sicurezzavera.it, per approfondire le tematiche afferenti alla violenza di genere e gli strumenti di tutela delle vittime. Dall’altro i locali avranno a disposizione un canale preferenziale all’interno della app YouPol (scaricabile gratuitamente da tutti su iOs e Android), per segnalare alla centrale di polizia eventuali casi sospetti, utilizzando l’hashtag FIPE nel messaggio e attivando così una procedura di intervento rapido.
“Come Gruppo Donne Imprenditrici siamo orgogliose di portare il progetto #sicurezzaVera a Prato, per diffondere in maniera capillare e concreta la cultura di genere nei Pubblici Esercizi”, ha dichiarato Valentina Picca Bianchi, Presidente del Gruppo Donne Imprenditrici Fipe. “La violenza sulle donne è un fenomeno ancora troppo diffuso e abbiamo compreso che il miglior modo per arginarlo è fare rete. Grazie alla preziosa collaborazione con le forze dell’ordine, oggi siamo in grado di poter aggiungere un ulteriore tassello al percorso che abbiamo intrapreso per far sì che ogni donna si senta al sicuro sul posto di lavoro o nel luogo in cui decide di passare il suo tempo libero”, ha concluso.
“Il progetto – ha osservato Simona Marinai, Presidente Gruppo Donne Imprenditrici Fipe Pistoia – Prato – nasce da un’urgenza che trova purtroppo conferme sempre più pressanti. Mediante questa rete di pubblici esercizi, formati e informati per creare un presidio di legalità e tutela nessuna donna si sentirà più sola, ma avrà un supporto da parte delle attività e dalla Polizia”.