Le misure contro il caro energia adottate nel resto d’Europa in favore delle imprese
Crediti d’imposta a parziale copertura delle spese delle forniture di energia elettrica, annullamento degli oneri generali di sistema delle bollette, sospensione delle variazioni unilaterali dei contratti di fornitura e agevolazioni per l’accesso al credito: sono questi i principali interventi che il Governo italiano, allo stato, ha deliberato in favore delle impese per contrastare il caro energia.
Come si sono comportati i Governi del resto d’Europa?
Similmente a quanto statuito dal legislatore italiano, nella gran parte dei paesi europei sono stati previsti importanti programmi di compensazione in favore delle imprese, in parziale copertura dei rincari energetici che esse si sono trovate a dover fronteggiare. Solo per fare qualche esempio, in diversi casi, tra cui Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, e Spagna, tra le diverse misure, è stata deliberata una consistente riduzione dell’IVA sulle forniture di energia elettrica e di gas naturale, mentre importanti regimi di garanzie statali a copertura dei finanziamenti bancari sono stati varati, tra l’altro, in Francia, Polonia, Lettonia, Romania, Lussemburgo, Estonia e Croazia.
Per tutti i dettagli si rinvia al documento (allegato) redatto da Hotrec – l’Associazione europea dei Pubblici Esercizi di cui FIPE è parte attiva – che riassume in una tabella di agevole consultazione le diverse politiche di sostegno adottate dagli Stati Europei a partire dall’inizio della crisi energetica tutt’ora in corso.