Rassegna stampa Buoni Pasto

17 Maggio 2022

Si riporta la rassegna stampa relativa alla conferenza tenutasi il 17 maggio 2021 I Buoni Pasto potrebbero non essere più “Buoni”

AGENZIE STAMPA

Buoni pasto: Fipe, commissioni tassa occulta oltre il 20%

(ANSA) – ROMA, 17 MAG – Per ciascun buono da 8 euro il bar,  il negozio alimentare, il bar o il supermercato ne incassa poco  più di 6. Per le aziende si tratta di una tassa occulta del 20%.  A lanciare l’allarme le principali associazioni dei settori  interessati, ANCD Conad, ANCC Coop, FIEPeT Confesercenti,  Federdistribuzione, FIDA e Fipe Confcommercio, che sottolineando  come “una volta scalati gli oneri di gestione e quelli  finanziari si registra un deprezzamento del 30%: ogni 10mila  euro di buoni incassati, gli esercizi convenzionati perdono  circa 3mila euro”.  Per la prossima gara di appalto chiediamo “le revisioni dei  criteri di gara”, spiega Lino Enrico Stoppani, presidente  Fipe-Confcommercio, e “non sono accettabili livelli di  commissioni sul livello di quelle precedenti”, dal 16% al 19%  circa, “perché se queste fossero le condizioni dell’assegnazione  è ragionevole pensare che le aziende non saranno nelle  condizioni di accettare più i buoni pasto”.  Per Stoppani “non c’è solo il problema di sostenibilità  economica. ma anche un altro elemento morale: non è accettabile  che lo Stato in un momento come questo dell’economia e della  crisi dei pubblici esercizi”, in cui le attività stanno cercando  di riprendersi e di contenere l’inflazione “ponga una nuova  tassa sulla ristorazione, perche così noi la definiamo, con  assegnazione di gare di appalto con tassi di commissioni sempre  maggiori”. (ANSA).       YA7-DOA  17-MAG-22 11:37

Buoni pasto: imprese pronte ad addio, serve riforma

(ANSA) – ROMA, 17 MAG – Se non ci sarà una riforma radicale  del sistema di erogazione dei buoni pasto, le imprese della  distribuzione commerciale e della ristorazione potrebbero  smettere di accettare i ticket. Un danno enorme per circa 3  milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano  quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto. A  lanciare l’ultimo grido di allarme sono le principali  associazioni dei settori interessati,  ANCD Conad, ANCC Coop,  FIEPeT Confesercenti, Federdistribuzione, FIDA e Fipe  Confcommercio, che vogliono “accendere un riflettore sulla  degenerazione del sistema dei buoni pasto”, alla vigilia della  pubblicazione della gara BP10, indetta dalla centrale unica di  acquisto, Consip, e prima di “avviare azioni più drastiche”.  Nel 2019 sono stati emessi 500 milioni di buoni pasto per un  valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. Il tavolo unitario  tra le associazioni di categoria chiede con urgenza  “che la  prossima gara Consip consenta di ridurre le commissioni a nostro  carico che sono a livelli inaccettabili”.  · (ANSA).       YA7-DOA  17-MAG-22 11:45

Buoni pasto: Imprese pronte ad addio, serve riforma(2)

(ANSA) – ROMA, 17 MAG – Nel 2019 sono stati emessi 500  milioni di buoni pasto per un valore complessivo di 3,2 miliardi  di euro. A beneficiarne sono circa 3 milioni di lavoratori, di  cui 1 milione dipendenti pubblici. Dei 500 milioni di buoni  pasto, 175 milioni sono acquistati dalle pubbliche  amministrazioni, che li hanno messi a disposizione di 1 milione  di lavoratori. In totale, ogni giorno i dipendenti pubblici e  privati spendono nei bar, nei ristoranti, nei supermercati i e  in tutti gli esercizi convenzionati 13 milioni di buoni pasto.  Due le priorità per le aziende “la riduzione immediata dei  ribassi sul prezzo richiesti in fase di gara alle società  emettitrici dei buoni pasto, e la riforma complessiva del  sistema, seguendo l’impianto in vigore in altre Paesi, per  assicurare il rispetto del valore nominale del ticket ed  eliminare le gravose commissioni pagate dagli esercizi presso i  quali i buoni pasto vengono utilizzati”.  Nel corso delle ultime due gare Consip, 2018 e 2020, denunciano  le associazioni, “gli esercenti si sono trovati a pagare  commissioni medie del 19,8% (BP8) e del 17,80% (BP9)”. Questo  meccanismo finisce per “scaricare il risparmio della pubblica  amministrazione sui pubblici esercizi e sulla distribuzione  commerciale”.  I presidenti delle sigle riunite presso la sede di  Fipe-Confcommercio hanno sottoscritto un manifesto nel quale si  chiede la riforma del sistema dei buoni pasto. Due i punti  fondamentali: “la salvaguardia del valore nominale dei titoli –  un buono da 8 euro deve valere 8 euro anche per l’esercente – e  la definizione di tempi certi di rimborso da parte delle società  emettitrici”. (ANSA).       YA7-PAT  17-MAG-22 12:17

= Buoni pasto: associazioni, tassa occulta 20%, pronto addio =

AGI0391 3 ECO 0 R01 /  = Buoni pasto: associazioni, tassa occulta 20%, pronto addio =  (AGI) – Roma, 17 mag. – I buoni pasto “non sono piu’ buoni”  perche’ rappresentano “una tassa occulta di oltre il 20% per le  imprese della ristorazione e della distribuzione commerciale”  che, “se non ci sara’ una riforma radicale del sistema di  erogazione dei buoni pasto, potrebbero smettere di accettare i  ticket”. A lanciare l’ultimo grido di allarme prima di avviare  azioni piu’ drastiche sono le principali associazioni dei  settori interessati – Ancd Conad, Ancc Coop, Fiepet  Confesercenti, Federdistribuzione, Fida e Fipe Confcommercio –  desiderose di accendere un riflettore sulla degenerazione del  sistema dei buoni pasto, alla vigilia della pubblicazione della  gara Bp10, indetta dalla centrale unica di acquisto, Consip  spiegando che si tratta di “un danno enorme per circa 3 milioni  di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente  questo strumento per assicurarsi il pasto”.(AGI)Rmv/Pit  171154 MAG 22 

Buoni pasto, Associazioni: oltre 20% tassa occulta

Buoni pasto, Associazioni: oltre 20% tassa occulta Imprese pronte a dire addio ai ticket  Roma, 17 mag. (askanews) – Se non ci sarà una riforma radicale del sistema di erogazione dei buoni pasto, le imprese della distribuzione commerciale e della ristorazione potrebbero smettere di accettare i ticket. Un danno enorme per circa 3 milioni di lavoratori pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per assicurarsi il pasto. A lanciare l’ultimo grido di allarme prima di avviare azioni più drastiche sono le principali associazioni dei settori interessati – Ancd Conad, Ancc Coop, Fiepet Confesercenti, Federdistribuzione, Fida e Fipe Confcommercio – desiderose di accendere un riflettore sulla degenerazione del sistema dei buoni pasto, alla vigilia della pubblicazione della gara BP10, indetta dalla centrale unica di acquisto, Consip. A fare il punto della situazione, sono stati i rappresentanti delle sei organizzazioni, nel corso di una conferenza stampa: Alessandro Beretta, segretario generale Ancd Conad, Marco Pedroni, presidente Coop Italia e Ancc Coop, Giancarlo Banchieri, presidente Fiepet Confesercenti, Alberto Frausin, presidente Federdistribuzione, Donatella Prampolini, presidente Fida e Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio. Due le priorità: la riduzione immediata dei ribassi sul prezzo richiesti in fase di gara alle società emettitrici dei buoni pasto, e la riforma complessiva del sistema, seguendo l’impianto in vigore in altre Paesi, per assicurare il rispetto del valore nominale del ticket ed eliminare le gravose commissioni pagate dagli esercizi presso i quali i buoni pasto vengono utilizzati.(Segue)  Cam 20220517T120353Z

Buoni pasto, Associazioni: oltre 20% tassa occulta -2-

Buoni pasto, Associazioni: oltre 20% tassa occulta -2-   Roma, 17 mag. (askanews) – Prima dello scoppio della pandemia, circa 10 milioni di lavoratori pranzavano quotidianamente fuori casa. Di questi, circa 3 milioni beneficiavano di buoni pasto e il 64,7% li utilizzava come prima forma di pagamento ,ogni volta che usciva dal proprio luogo di lavoro. Complessivamente si stima che nel 2019 siano stati emessi in Italia 500 milioni di buoni pasto, di cui 175 milioni acquistati dalle pubbliche amministrazioni, che li hanno messi a disposizione di 1 milione di lavoratori. In totale, ogni giorno i dipendenti pubblici e privati spendono nei bar, nei ristoranti, nei supermercati i e in tutti gli esercizi convenzionati 13 milioni di buoni pasto. Una battaglia – dicono le sei sigle riunite – volta a garantire la sostenibilità di un servizio essenziale per oltre 3 milioni di lavoratori, che si rende necessaria nel momento in cui lo Stato pretende di finanziare la propria spending review, scaricando i costi sull’ultimo anello della catena. Ad oggi si rischia che il costo sostenuto dal mondo della ristorazione con il sistema dei buoni pasto sia addirittura superiore in termini di valore, all’ultima tornata di ristori destinati al settore, circa 40 milioni di euro. Una distorsione cui le imprese chiedono di porre rimedio immediatamente, cominciando dalla prossima gara Consip. La stazione appaltante per il servizio di buoni pasto all’interno della pubblica amministrazione, Consip, effettua le gare solo nominalmente con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa mentre, di fatto si traduce, nell’aggiudicazione a chi offre il prezzo più basso. Nel corso delle ultime due gare, 2018 e 2020, gli esercenti si sono trovati a pagare commissioni medie del 19,8% (BP8) e del 17,80% (BP9). Questo meccanismo – sostengono ancora le organizzazioni -finisce per scaricare il risparmio della pubblica amministrazione sui pubblici esercizi e sulla distribuzione commerciale. Per ciascun buono da 8 euro il bar, il negozio alimentare o il supermercato ne incassa poco più di 6. Una volta scalati anche gli oneri di gestione (conteggio, spedizione, pos, ecc.) e quelli finanziari si registra un deprezzamento del 30%: ogni 10mila euro di buoni incassati, gli esercizi convenzionati perdono circa 3mila euro. E’ sottoscritto un manifesto nel quale si chiede la riforma del sistema dei buoni pasto. Due i punti fondamentali: la salvaguardia del valore nominale dei titoli – un buono da 8 euro deve valere 8 euro anche per l’esercente – e la definizione di tempi certi di rimborso da parte delle società emettitrici. 

**BUONI PASTO: E’ ALLARME IMPRESE BAR, RISTORANTI E SUPERMERCATI, TASSA OCCULTA 20%** =

Roma, 17 mag. (Adnkronos) – I buoni pasto “non sono più buoni” in   quanto rappresentano una tassa occulta di oltre il 20% per le imprese   della ristorazione e della distribuzione commerciale, sei delle quali,  le più rappresentative, chiedono con forza una riforma radicale del   sistema di erogazione dei buoni pasto che potrebbero smettere di   accettare i ticket. Un danno enorme per circa 3 milioni di lavoratori   pubblici e privati che utilizzano quotidianamente questo strumento per  assicurarsi il pasto. A lanciare l’allarme prima di avviare azioni più  drastiche sono le principali associazioni dei settori interessati e a   fare il punto della situazione, sono stati i rappresentanti delle sei   organizzazioni, nel corso di una conferenza stampa: Alessandro   Beretta, segretario generale Ancd Conad, Marco Pedroni, presidente   Coop Italia e Ancc Coop, Giancarlo Banchieri, presidente Fiepet   Confesercenti, Alberto Frausin, presidente Federdistribuzione,   Donatella Prampolini, presidente Fida e Lino Enrico Stoppani,   presidente Fipe-Confcommercio.        Le associazioni sono infatti desiderose di accendere un riflettore   sulla degenerazione del sistema dei buoni pasto, alla vigilia della   pubblicazione della gara Bp10, indetta dalla centrale unica di   acquisto, Consip, in quanto Nel corso delle ultime due gare, 2018 e   2020, gli esercenti si sono trovati a pagare commissioni medie del   19,8% (BP8) e del 17,80% (BP9).        (Arm/Adnkronos)  ISSN 2465 – 1222  17-MAG-22 11:27 

BUONI PASTO: PRIMA DEL COVID OGNI GIORNO 13 MLN DI TICKET SPESI DA 3 MLN LAVORATORI =

ADN0511 7 ECO 0 ADN ECO NAZ        BUONI PASTO: PRIMA DEL COVID OGNI GIORNO 13 MLN DI TICKET SPESI DA 3 MLN LAVORATORI =        Nel 2019 emessi in Italia 500 milioni di ticket di cui 175 mln   acquistati da Pa per 1 mln lavoratori        Roma, 17 mag. (Adnkronos) – Prima dello scoppio della pandemia, circa   10 milioni di lavoratori pranzavano quotidianamente fuori casa. Di   questi, circa 3 milioni beneficiavano di buoni pasto e il 64,7% li   utilizzava come prima forma di pagamento, ogni volta che usciva dal   proprio luogo di lavoro. Complessivamente si stima che nel 2019 siano   stati emessi in Italia 500 milioni di buoni pasto, di cui 175 milioni   acquistati dalle pubbliche amministrazioni, che li hanno messi a   disposizione di 1 milione di lavoratori. In totale, ogni giorno i   dipendenti pubblici e privati spendono nei bar, nei ristoranti, nei   supermercati e in tutti gli esercizi convenzionati 13 milioni di buoni  pasto. A fare il punto della situazione, sono stati i rappresentanti   di sei organizzazioni della ristorazione e della in una conferenza   stampa: Alessandro Beretta segretario generale Ancd Conad, Marco   Pedroni presidente Coop Italia e ancc Coop, Giancarlo Banchieri,   presidente Fiepet Confesercenti, Alberto Frausin, presidente   Federdistribuzione, Donatella Prampolini presidente Fida e Lino Enrico  Stoppani presidente Fipe-Confcommercio.        Oggi “la perdita con l’introduzione dello smart working c’è stata   anche se non è stata quantificata” ha detto il direttore dell’Ufficio   studi di Fipe Luciano Sbraga spiegando che il “picco massimo di   lavoratori in smart working è stato di 5 milioni ad aprile 2020, oggi   ce ne sono molti meno – ha aggiunto – ma il problema è che in molti   casi i datori di lavoro hanno interpretato alla lettera norma quindi   hanno negato il buono pasto al lavoratore a casa, sono decisioni prese  dalle aziende, diversamente altre hanno continuato a darlo”.        (Arm/Adnkronos)  ISSN 2465 – 1222  17-MAG-22 12:18  NNNN

ARTICOLI ON LINE

Sole 24 Ore – Buoni pasto, imprese pronte all’addio. «Serve una riforma»

La Repubblica – Buoni pasto, la protesta di ristoratori e commercianti: “Basta con le commissioni al 20%, altrimenti non li accetteremo più”

Today Economia – Buoni pasto a rischio: perché i commercianti minacciano di non accettarli più

Confcommercio.it – BUONI PASTO A RISCHIO, LE IMPRESE SI FANNO SENTIRE

Italia a Tavola – I buoni pasto non sono più “buoni”, bar e ristoranti pronti al boicottaggio

Comunicaffè.it – Fipe sui buoni pasto e Consip: “Tassa occulta per la ristorazione”

USCITE RADIO/VIDEO

17/05/2022 RADIO UNO Ore 18.00 GR 1 Economia. Buoni pasto: aziende dicono no ai ticket. Int. Lino Enrico Stoppani (FIPE).

19/05/2022 RADIO 24 Ore 17.10 FOCUS ECONOMIA – Commercio. Le commissioni sui buoni pasto. Ospite: Roberto Calugi (FIPE)

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