Sos buoni pasto

18 Dicembre 2021

Nel marzo 2018 la Fipe ha istituito lo sportello SOS Buoni Pasto.

Lo Sportello, attivo su tutto il territorio nazionale, intende assicurare un duplice servizio: da un lato una tutela legale in convenzione e dall’altro un servizio di assistenza diretta per aiutare i soci nelle problematiche, diverse dal mancato rimborso, sorte con le aziende emettitrici aderenti all’ANSEB.

Con il servizio di tutela legale, il socio ha la possibilità di rivolgersi ad un Legale appositamente convenzionato, l’Avv. Stefano Lombardi del Foro di Roma.

In particolare, in caso di mancato rimborso del buono pasto da parte delle società emettitrici, il primo passo da compiere consiste nell’invio di una lettera di messa in mora da parte di un Legale, attraverso la quale viene intimato al debitore di adempiere all’obbligazione entro un termine perentorio. Spesso la lettera di costituzione in mora è atto sufficiente per ottenere il rimborso. Tuttavia, sarà possibile rivolgersi al suindicato Avvocato anche per ottenere assistenza professionale nel caso si volesse avviare un eventuale procedimento giudiziario.

Per avvalersi di questo servizio sarà necessaria la compilazione e la sottoscrizione, con l’ausilio dell’Associazione, della “Scheda Socio Fipe” e la copia dei seguenti documenti:

  • contratto sottoscritto tra associato e società emettitrice dei buoni pasto, comprensivo dell’addendum;
  • buoni pasto il cui termine di rimborso è scaduto e l’importo non è stato corrisposto;
  • le relative fatture;
  • procura alle liti compilata e sottoscritta (all.1);
  • documento di identità e codice fiscale del legale rappresentante pro tempore della società creditrice, ovvero, qualora si tratti di ditta individuale, copia del documento di identità e del codice fiscale del titolare della ditta.

Inoltre, qualora l’associato subisca un disservizio diverso dal mancato rimborso dei buoni pasto da parte di società aderenti ad ANSEB (Blu.Be, BuonChef, Day, Edenred, Sodexo, Ristomat) l’Associazione mette a disposizione – per il tramite della Fipe nazionale – anche un servizio di assistenza diretta volto a ricercare una soluzione bonaria alle problematiche sopravvenute.

E’ auspicabile che i soci rendano note le diverse problematiche attinenti al mercato dei buoni pasto     anche nel caso in cui non intendano utilizzare il servizio di tutela legale, in quanto, una casistica dettagliata e adeguatamente documentata, consentirebbe di attivarsi nei confronti delle stazioni appaltanti affinché, in fase di aggiudicazione dell’appalto, tengano conto anche dei comportamenti delle società emettitrici.

Per Maggiori informazioni contattare la Fipe del territorio di appartenenza

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