#sicurezzaVera a Venezia
30/11/2021. Violenza di genere: in Confcommercio Metropolitana presentata ‘Sicurezza Vera’ con Polizia di Stato e le donne di Fipe Confcommercio
Contrastare il dramma della violenza di genere, puntando a far diventare i pubblici esercizi un presidio di sicurezza. Questi alcuni degli obiettivi che si pone la campagna ‘Sicurezza Vera’, promossa dal Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe (Federazione italiana Pubblici esercizi) e dalla Polizia di Stato – Direzione Anticrimine. I contenuti dell’iniziativa, frutto di un protocollo nazionale firmato a Roma nella scorsa primavera, sono stati presentati a Mestre martedì 30 novembre, nella sede di Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia.
Il progetto, è stato spiegato, consiste nella costruzione di una rete di esercizi pubblici, associati a Fipe Confcommercio, impegnati a prevenire gli atti di violenza verso le donne, vigilare su situazioni a rischio, valutare elementi di pericolo, promuovere la cultura del rispetto. I pubblici esercizi nell’ambito metropolitano, è stato sottolineato, costituiscono una rete al servizio della collettività. Nella Città Metropolitana di Venezia ci sono oltre 5.600 imprese, che mobilitano circa 33.400 addetti, delle quali 1.450 (25,9%) hanno come titolare o prevalenza nella compagine sociale le donne. Un presidio che può contare nel Veneziano su un pubblico esercizio ogni 152 abitanti.
Troppo spesso i pubblici esercizi vengono dipinti come luoghi pericolosi, è stato sottolineato, luoghi nei quali si pensa che sia lecito fare avances spinte alle ragazze che servono ai tavoli, o nei quali un sorriso in più fatto da una donna che lavora dietro a un bancone viene subito male interpretato. Luoghi in cui si lavora fino a notte fonda e, spesso le donne, titolari o dipendenti che siano, chiudono le saracinesche rimanendo sole nelle città ormai quasi deserte.
L’obiettivo è ribaltare questo stereotipo e rafforzare i locali in presìdi di legalità e di sicurezza, nonché, creare una rete per promuovere e diffondere la cultura di genere. Per le dipendenti, le clienti e le titolari di aziende. E il primo passo per prevenire la violenza è quello di riconoscere i segnali di pericolo. Con il supporto della Polizia di Stato si faranno attività rivolte sia alle donne sia agli uomini per riconoscere questi segnali e spiegare loro come reagire.
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