Revisione delle fasce di rischio: aumentano le regioni in zona rossa
Con le Ordinanze del 26 marzo 2021, in vigore a partire da oggi 29 marzo 2021 e fino al prossimo 6 aprile, il Ministero della Salute ha previsto la collocazione in zona rossa anche per Calabria, Toscana e Valle d’Aosta, che si aggiungono a Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Trento e Veneto, per le quali vengono espressamente rinnovate le Ordinanze che già le collocavano nella più alta fascia di rischio, e alla Campania (in rosso fino al prossimo 5 aprile, ai sensi dell’Ordinanza del 19 marzo 2021).
Occorre precisare che, da domani, 30 marzo 2021, il Lazio passerà invece in zona arancione a seguito del decorso del termine di cui all’Ordinanza del 12 marzo 2021.
In tutte le altre Regioni, per effetto dell’art. 1, comma 1, del D.L. n. 30/2021, trovano applicazione le misure previste per la zona arancione.
Pertanto, allo stato attuale, si applicano le misure previste:
– per la zona arancione alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Bolzano, Liguria, Molise, Sicilia, Sardegna, Umbria.
– per le zone rosse alle Regioni Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Trento, Valle d’Aosta, Veneto.
E’ opportuno specificare che nei giorni 3, 4 e 5 aprile in tutto il territorio nazionale si applicano le misure previste per la zona rossa in virtù di quanto disciplinato dall’art. 1, comma 5, del D.L. n. 30/2021 in occasione delle festività pasquali.
Giova comunque ricordare che, il regime giuridico che disciplina i pubblici esercizi è il medesimo sia in zona arancione che in zona rossa; per maggiori informazioni al riguardo si consulti lo specchietto illustrativo.
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