Decreto Ristori-quater – le novità per i pubblici esercizi
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. 30 novembre 2020 n. 157, c.d. “Ristori-quater”, in vigore già da ieri 30 novembre 2020, con il quale vengono varati nuovi interventi di sostegno economico, tra i quali, per quel che più interessa il settore dei pubblici esercizi, si segnalano:
• la proroga del termine di versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi e dell’IRAP. In particolare, il termine in scadenza al 30 novembre viene prorogato, per tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, aventi il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, al 10 dicembre 2020. Restano ferme le norme di favor già previste per i soggetti ISA (proroga al 30 aprile 2020 a determinate condizioni). Si prevede inoltre la proroga al 30 aprile per:
– i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che abbiano domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nel territorio dello Stato, con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data del 30 novembre 2020 e che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre dell’anno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente;
– a prescindere dai requisiti relativi ai ricavi o compensi e alla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, per (i) i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione che operano nei settori economici individuati nell’Allegato 1 e nell’Allegato 2 del “Ristori-bis” (cfr. circolare Fipe n. 175/2020), aventi domicilio fiscale o sede operativa nelle c.d. “aree rosse”, ovvero, (ii) con esclusivo riferimento ai servizi di ristorazione, anche nelle c.d. “aree arancioni”, come individuate alla data del 26 novembre 2020;
• la sospensione dei versamenti tributari e contributivi in scadenza nel mese di dicembre per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione aventi il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato (i) con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data del 30 novembre 2020 e che (ii) abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel mese di novembre dell’anno 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Inoltre, è previsto che:
– tali versamenti siano sospesi anche per i soggetti che abbiano intrapreso l’attività d’impresa, di arte o professione in data successiva al 30 novembre 2019;
– la sospensione si applichi, a prescindere dai requisiti relativi ai ricavi o compensi e alla diminuzione di fatturato o dei corrispettivi di cui sopra, tra gli altri, ai soggetti che esercitano le attività dei servizi di ristorazione (quindi tutte quelle attività con codice ATECO 56) che abbiano domicilio fiscale, sede legale o operativa nelle aree “arancioni” o “rosse”, come individuate alla data del 26 novembre 2020;
• proroga del versamento del PREU sugli apparecchi da gioco AWP e VLT. Si prevede che il saldo del prelievo erariale unico (PREU) su tali apparecchi e del canone concessorio del quinto bimestre 2020 dovrà essere versato, entro il 18 dicembre 2020, in misura pari al 20% del dovuto sulla base della raccolta di gioco del medesimo bimestre. La restante quota, pari all’80% del dovuto, potrà esser versata con rate mensili di pari importo, con debenza degli interessi legali calcolati giorno per giorno (1° rata entro il 22 gennaio 2021, le successive entro l’ultimo giorno di ciascun mese successivo, l’ultima entro il 30 giugno 2021);
• l’applicazione dell’esenzione dalla seconda rata IMU a tutti i soggetti passivi dell’imposta (quindi non solo ai proprietari, ma anche ai titolari del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superfice, per il soggetto locatario in caso di locazione finanziaria, per i concessionari di aree demaniali) che siano gestori delle attività, tra l’altro, di discoteche, ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, catering e banqueting, sale giochi e sale bingo, ivi esercitate;
• la previsione di un Fondo perequativo per l’anno 2021, tramite il quale sarà possibile prevedere l’esonero totale o parziale dei versamenti fiscali e contributivi, per i soggetti più in difficoltà, secondo parametri che saranno individuati con un DPCM;
• vengono previste ulteriori indennità una tantum dell’importo di 1000 euro per i lavoratori autonomi e dipendenti già beneficiari dei bonus del decreto Ristori e vengono previste nuove indennità onnicomprensive dell’importo di 1.000 euro per i lavoratori autonomi e dipendenti non beneficiari dei bonus del decreto Ristori;
• è riconosciuta anche ai lavoratori in forza alla data di entrata in vigore del decreto legge n. 149/2020 (9 novembre), la possibilità di ricorrere ai trattamenti di integrazione salariale di cassa in deroga e assegno ordinario del Fondo d’Integrazione Salariale di cui all’articolo 1, decreto legge n. 104/2020, convertito dalla legge n. 126/2020 c.d. decreto “Agosto”.
In allegato il calendario scadenze fiscali p.e. alla luce del D.L. Ristori «quater» (D.L. n. 157/2020)
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