Il modello Ferrara per aiutare i pubblici esercizi in difficoltà

25 Novembre 2020

Parcheggio gratuito e coinvolgimento social per incentivare l’asporto dai locali del centro storico
Musacci: “Iniziativa lodevole del sindaco di Ferrara. Modello replicabile in altri comuni per dare ossigeno a un comparto distrutto”

“Una iniziativa davvero lodevole da parte del Sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, che dà un segnale di grande vicinanza agli imprenditori dei pubblici esercizi ferraresi”. Così Matteo Musacci, Vice Presidente Fipe-Confcommercio commenta il progetto OrdiniAMOaFE, avviato in questi giorni dall’amministrazione Comunale di Ferrara per incentivare l’acquisto di pasti d’asporto o con servizio a domicilio presso i locali del centro.

“Dare una spinta ai consumi, per quanto possibile e nel pieno rispetto delle restrizioni vigenti, significa ridare fiducia a un comparto al collasso, senza dimenticare l’iniezione di liquidità che, seppur non sufficiente a riparare i danni generati dalla crisi, potrà almeno provare a tamponare le perdite.

Il progetto lanciato da qualche giorno invita i cittadini a sostenere le attività del centro storico con una call to action di natura “social”. Infatti, chi acquista un piatto in uno dei locali del centro con l’asporto o il servizio di delivery è invitato a farsi un selfie mentre lo consuma, postando la foto con gli hashtag indicati o inviandola al numero segnalato. Le foto più belle vanno direttamente sui profili ufficiali del Sindaco con anche il tag ai locali che hanno preparato il pasto immortalato. Un’idea semplice ma molto efficace, supportata da un ulteriore provvedimento: parcheggio gratuito in centro dalle 18 alle 20 per facilitare l’accesso ai locali.

“Il progetto OrdiniAMOaFE è la testimonianza del fatto che, se c’è la volontà, anche le Istituzioni locali possono dare una mano a un settore tra i più colpiti dalla crisi che per fine anno rischia di perdere 60.000 attività e 300.000 posti di lavoro con 33 miliardi di fatturato in fumo – conclude Musacci – Come più volte denunciato, le attività più a rischio sono proprio quelle dei centri storici, svuotati di turisti e lavoratori. Il modello proposto dal Sindaco Fabbri ci sembra un’idea che va nella direzione giusta e che magari potrà essere replicata anche in altri comuni”.

Roma, 25 novembre 2020 –

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