Guida al servizio per un consumo consapevole di bevande alcoliche
Già a partire dal titolo, una “Guida al servizio per un consumo consapevole di bevande
alcoliche” implica un presupposto, ovvero che servizio e consumo siano due facce della
stessa medaglia e che a un consumo consapevole possa e debba corrispondere un servizio
cosciente da parte degli operatori del settore, che richiama, cioè, anche la responsabilità
e l’etica della professione.
L’abuso di alcolici genera infatti patologie, ma anche
drammatici episodi, come si evince purtroppo anche dalla cronaca recente, che generano
danni umani, sociali e reputazionali enormi, con ricadute morali ed economiche
dirette sulle stesse imprese della somministrazione e dell’intrattenimento. I Pubblici
Esercizi sono dunque i primi interessati affinché il consumo di alcol sia orientato al
senso di responsabilità combinato agli interessi economici propri di ogni attività. Bere
consapevolmente significa infatti cercare di bere meglio. E vuol dire dunque premiare
la professionalità dei Pubblici Esercizi che servono qualità, fanno ricerca e interpretano
seriamente il proprio lavoro. Bartending e mixology sono trend internazionali che
stanno trovando in Italia vivaci e creative interpretazioni da giovani imprenditori, mentre
il vino rimane tra le nostre principali eccellenze, valorizzando il food in Italy, e peraltro
trovando sempre più spazio e capacità di interconnessione con il mondo del
turismo e con le grandi manifestazioni fieristiche. Proprio questo successo non è un incentivo
agli abusi e ai comportamenti scorretti. Semmai, al contrario, li contrasta, generando
un’alternativa positiva e un concetto di divertimento, convivialità e consumo
ricercato e qualitativo. Allo stesso tempo, promuovere il consumo consapevole significa
anche alzare la soglia di attenzione nei confronti di fenomeni deviati e di degrado sociale,
come conseguenza dell’abuso di alcol, ma anche in quanto atteggiamenti che
promuovono in diversi modi usi impropri ed abusi. Non è raro, infatti, che le patologie
legate all’alcolismo e alla mala-movida siano correlate alla mancanza di adeguati requisiti
professionali, alle infiltrazioni malavitose nel settore, alla carenza dei controlli,
al lassismo collettivo che indeboliscono il comparto e lo impoveriscono nell’offerta e
nella sua reputazione. Bere consapevolmente significa valorizzare il lato sano e comunitario
della vita sociale. Somministrare consapevolmente significa soprattutto interpretare
la parola pubblico che è dentro la stessa denominazione di Pubblici Esercizi,
una responsabilità che è in qualche modo ancora più stringente di quella del resto del
mondo del commercio, perché è una responsabilità, appunto, per definizione, “pubblica”
che i nostri locali e la Fipe “esercitano” con orgoglio e senso di appartenenza alle
comunità e al Paese.
Il Presidente
Lino Enrico Stoppani