Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto #DecretoRilancio

13 Maggio 2020

In attesa di analizzare il testo del Decreto Legge in oggetto quando sarà pubblicato si anticipa la sintesi dell’intervento di questa sera del Primo Ministro Conte.

Il testo approvato in CdM si compone di oltre 250 articoli e stanzia risorse per 55 miliardi, pari quasi a due Leggi di Bilancio. Il Presidente ha auspicato che il provvedimento possa essere migliorato in Parlamento grazie anche ad un dialogo costruttivo con le opposizioni.

Tra i principali interventi, il Presidente del Consiglio ha sottolineato quelli per la velocizzazione della cassa integrazione in deroga, le cui procedure si erano rivelate particolarmente farraginose producendo seri ritardi nell’erogazione dei trattamenti, il potenziamento delle misure di indennizzo per il ristoro dei lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’INPS, l’introduzione di indennizzi a fondo perduto a favore delle imprese, la riduzione delle tasse per le stesse, il potenziamento del bonus baby sitter ed il reddito di emergenza, oltre alle misure in favore del settore dell’edilizia, del Turismo, della Sanità e della Scuola.

Il Presidente ha poi lasciato la parola ai Ministri Gualtieri, Patuanelli, Bellanova e Speranza, per una più dettagliata illustrazione dei contenuti del DL Rilancio. In particolare:

Il Ministro Gualtieri ha evidenziato che il decreto si dedica al ristoro e getta le basi per la ripresa attraverso il rifinanziamento delle forme di sostegno al reddito sia per i lavoratori dipendenti che per gli autonomi, nonché con varie misure di sostegno per le famiglie anche con centri estivi e voucher baby-sitting.

La parte quantitativamente più rilevante del decreto riguarda il sostegno alle imprese con la fase del ristoro e dei contributi a fondo perduto per le imprese fino a 5milioni che hanno registrato delle perdite; con il sostegno agli affitti per le piccole e medie imprese (anche della ristorazione e del turismo), con il sostegno alla patrimonializzazione per le PMI e anche per le più grandi nell’alveo del Temporary Framework dell’Unione Europea. Il rilancio degli investimenti passa da quelli green, con il rilancio dell’edilizia mediante sisma ed ecobonus per interventi ambientalmente sostenibili. Lo sguardo al futuro consente invece di dedicare risorse importanti a scuola e università per la ripresa dell’anno scolastico in sicurezza e per incentivare la ricerca e la stabilizzazione del personale docente e della ricerca.

Il Ministro Patuanelli ha spiegato che il DL Rilancio è da intendersi come un mosaico che tiene dentro molto esigenze delle imprese e dei lavoratori. In particolare, il Ministro ha fatto riferimento al grande lavoro che è stato fatto dal Governo per il rafforzamento degli indennizzi diretti alle imprese e per l’abrogazione del saldo-acconto dell’Irap. Il provvedimento stanzia 6 miliardi per gli indennizzi alle imprese che fatturano da zero a 5 milioni di euro e che hanno avuto un calo di fatturato del 33%. Vengono inoltre stanziati 600 milioni di euro per l’abbassamento delle bollette e maggiori risorse per gli anticipi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione. Oltre agli indennizzi ed ai ristori, il decreto prevede altresì l’innalzamento al 110% per le ristrutturazioni del Sisma bonus e ecobonus ed altre norme per il sostegno delle imprese, tra le quali quelle per la il supporto di 11 mila start up innovative che potevano essere spazzate via dalla crisi.

La Ministra Bellanova ha ricordato che il settore agroalimentare accede a tutte le misure orizzontali, ma ha anche una dotazione specifica per rilanciare l’eccellenza e la qualità dei nostri prodotti da collocare e valorizzare anche all’estero. Sono stati destinati 1,15 miliardi per il sostegno della filiera agricola con interventi per i settori che hanno sofferto (florovivaistico, vinicolo e agriturismi ad esempio) insieme ad un sostegno alle imprese con 250milioni gestiti da ISMEA per accesso al credito delle imprese. Ulteriori 250milioni sono destinati al fondo per gli indigenti per la tutela delle nuove fragilità, gestiti con il volontariato e finalizzati ad evitare spreco nelle campagne e negli allevamenti. L’ultimo punto richiamato è l’articolo, con cui si è lavorato in concerto e con il tenace supporto della Ministra Lamorgese, che consente di regolarizzare temporaneamente gli invisibili mediante un permesso di soggiorno per lavoro, consentendo loro di riconquistare dignità: lo Stato è più forte del caporalato.

Il Ministro Speranza ha spiegato che il provvedimento stanzia per il Servizio Sanitario Nazionale più di quanto veniva generalmente previsto per ogni anno nel Bilancio dello Stato. Le risorse saranno investite per rafforzare la rete territoriale, indicata come la vera chiave fondamentale per affrontare l’epidemia. Lo sforzo del Governo per dare maggiore capillarità ai servizi sul territorio passa anche per il rafforzamento dei servizi domiciliari per gli over 65, che oggi coprono solo il 4% della platea dei potenziali beneficiari e che il Governo ambisce ad almeno il 6%. Con il DL Rilancio, inoltre, è previsto un aumentano del 115% dei posti in terapia intensiva su tutto il territorio nazionale. Vengono inoltre messi in campo 240 milioni per nuove assunzioni e 190 milioni di euro per incentivi rivolti a tutto il personale sanitario.

Con riserva di analizzare nel dettaglio quanto annunciato, e di esprimere un giudizio di merito più ponderato, il decreto legge sembra contenere diverse risposte alla numerose richieste della Federazione per sostenere un settore così duramente provato. In particolare si segnala il passaggio sui contributi a fondo perduto, il tema degli affitti con credito di imposta cedibile, l’occupazione di suolo pubblico, l’estensione degli ammortizzatori sociali, la calmierazione delle bollette.

Nelle prossime ore sarà cura degli uffici della Federazione inviare agli associati una circolare esplicativa.

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