FOCUS: via libera al delivery e ristorazione con asporto presso stazioni ferroviarie e aree di servizio
Con una FAQ pubblicata sul suo sito ufficiale (cfr. sezione pubblici esercizi e attività commerciali), il Governo ha finalmente sciolto ogni dubbio in merito alla corretta interpretazione del combinato disposto di cui alle lett. aa) e bb) dell’art. 1, comma 1, del DPCM 26 aprile 2020, affermando che i servizi d’asporto e di consegne a domicilio possono esser svolti anche dagli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, e nelle aree di servizio e rifornimento.
Come si ricorderà, la lett. bb) della disposizione di cui sopra dispone la chiusura degli “esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”.
Tuttavia, con l’atto d’indirizzo in parola, il Governo ha chiarito che, sebbene detti esercizi debbano restare chiusi, resta salva la possibilità per gli stessi di svolgere attività di ristorazione per la consegna a domicilio e il servizio da asporto, restando fermi l’obbligo di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi.
Con riferimento al take away, è bene ricordare che, nonostante a livello nazionale non siano previsti limiti di orario, né specifiche modalità con cui debbano avvenire gli ordini (non è richiesta la previa prenotazione), molte Regioni hanno ritenuto di disciplinare autonomamente lo svolgimento di tale servizio, prevedendo misure a volte maggiormente restrittive rispetto al contesto normativo nazionale (con riferimento agli orari, alla categoria merceologica oggetto del servizio, modalità di prenotazione ecc.). A tal proposito, si invita a consultare il documento redatto dalla Federazione che riporta, senza pretese d’esaustività, le discipline del take away ad oggi adottate dalle diverse Regioni e Provincie autonome.
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07-05-2020