Coronavirus: SILB-FIPE, per locali da ballo fatturato azzerato da 2 mesi
Tra tutti i settori in gravissima difficoltà per le misure anti Covid – 19 c’è anche quello dei locali da ballo (discoteche, night, sale da ballo). Un comparto importante per l’economia
italiana fatto da oltre 2.500 imprese, 50.000 dipendenti e un fatturato complessivo di circa 4 miliardi di euro pari a 800 milioni di gettito fiscale.
E’ l’allarme che arriva dalla SILB Fipe, Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo. “Parliamo di imprenditori -spiega l’associazione- che hanno visto il proprio fatturato azzerato dall’oggi al domani, ormai da circa 2 mesi. In questo momento in cui si la discussione sulla fase 2 sta entrando nel vivo, le previsioni di riapertura per questo tipo di locali sono molto lunghe. Si parla di marzo 2021″. “Il che significa uno stop, di fatto, di oltre un anno. I titolari dei locali sono disposti ad accettare questo scenario senza proteste e con grande senso di responsabilità, ma in una lettera inviata a Conte sottolineano come sia necessario prevedere misure che garantiscano loro di non avere spese in questo periodo di stop, di modo da ammortizzare i mancati incassi“, spiegano da SILB Fipe. Ecco alcune richieste dell’associazione: “pace fiscale” per tutti i tributi, statali e locali, relativi al 2020; sospensione dei pagamenti delle utenze (luce, gas, acqua) con garanzia di non distacco; blocco degli sfratti per morosità; l’estensione del credito d’imposta, previsto dall’art 56 del DL 18 del 17 marzo 2020, agli immobili accatastati come categorie D3 e D8; finanziamenti a fondo perduto o credito d’imposta
sul mancato fatturato del periodo di chiusura rispetto al fatturato dell’anno precedente. Alla riapertura si dovrà provvedere a: ridurre Iva sui biglietti dal 22% al 10%; abolizione dell’Isi, sovrattassa del 16% introdotta nel 2000
e che oggi si somma all’iva; ripristino dei voucher per assumere personale stagionale o in occasione di particolari eventi.
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22–04-2020