Proroga del lockdown al 3 maggio

10 Aprile 2020

Si è appena conclusa la conferenza stampa del Presidente Conte, il quale ha sostanzialmente comunicato la proroga del lockdown al 3 maggio.
L’intervento del Presidente si è articolato nei seguenti punti:

Curva epidemiologica e restrizioni: i dati sono incoraggianti, segno che le attuali misure stanno funzionando; per non vanificare gli sforzi, comunque, il lockdown è prorogato fino al 3 maggio, con l’auspicio che dopo tale data si possa ripartire con gradualità, auspicio la cui concretizzazione dipenderà dal comportamento della cittadinanza in queste settimane. Una piccola variazione riguarda la riapertura, a partire da martedì 14 aprile, di cartolibrerie, librerie, negozi specie per neonati e bambini, e comparto relativo a silvicoltura; per le attività produttive, qualora si verificassero le giuste condizioni, il Governo potrebbe dare un via libera anticipato alla ripartenza.

Fase due: il lavoro per predisporre la seconda fase del contrasto all’epidemia è già iniziato, e il Governo sta predisponendo un programma organico che si baserà sui seguenti pilastri.
Si istituisce un Gruppo di lavoro di esperti (sociologici, manager, psicologici, esperti di organizzazione del lavoro) che dialogheranno con il Comitato tecnico scientifico in modo da poter modificare determinate logiche organizzative e ripensare alcuni radicati modelli di vita lavorativa, tenendo conto anche della qualità della vita. Il Gruppo verrà presieduto da Vittorio Colao (ex AD di Vodafone mondo) e ne faranno parte, tra gli altri, i professori Enrico Giovannini (ASviS), Filomena Maggino (Cabina di Regia “BenessereItalia” presso la Presidenza del Consiglio), Mariana Mazzucato (UCL), Enrico Moretti (Berkeley) e Raffaella Sadun (Harvard).
Il Presidente ha anticipato che verrà aggiornato il Protocollo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro già firmato a metà marzo, in modo da adattarlo ai necessari requisiti per la ripresa delle attività produttive.

A tal proposito, il premier ha raccomandato ai responsabili aziendali di approfittare del momento attuale per sanificare i luoghi di lavoro e attrezzarsi per una corretta applicazione di tutte le rigorose misure di protezione, come il rispetto delle distanze. La ripresa delle attività dipenderà anche dai comportamenti di lavoratori e datori di lavoro.
L’obiettivo è chiaramente contenere l’indice di contagio a livelli sempre più bassi, ripensando anche modelli di trasporti e logistica, come per esempio gli spostamenti per chi abita vicino ai luoghi di lavoro evitando mezzi di trasporto che creano folla e assembramenti.
Nella successiva fase di Q&A, si sono poste alcune domande fra cui si segnala quella posta da Mario De Pizzo – TG1 e Valentino Russo – GR1. Hanno domandato qualche anticipazione di data per la ripresa della socialità e di attività quali turismo ed esercizi commerciali non essenziali, oltre alla possibilità di deroghe per la dichiarazione dei redditi. Sul punto, il Presidente ha risposto che sulla ripresa è al lavoro il Gruppo di esperti e si ipotizza un periodo di convivenza con il virus. Sarà predisposto un nuovo DL avente ad oggetto ulteriori misure economiche prima della fine di aprile.

Inoltre, il Presidente si è dichiarato consapevole del problema legato al gap fra l’adozione delle misure con i decreti e l’arrivo effettivo di risorse, e a tal proposito ha affermato che si sta lavorando per deburocratizzare processi e procedimenti, collaborando anche con INPS e il comparto bancario, dal momento che questo Paese non ha una struttura centralizzata forte, né è nato per gestire emergenze di questo tipo.

Link correlati:

Coronavirus – aggiornamenti quotidiani

10-04-2020

Non hai trovato quello che cercavi?
Seguici su