Mixer ott. 2019 – Quote Rosa in cucina
La questione femminile è, con quella giovanile, tema di profondo interesse, grande attenzione, rilevante importanza e molto complesso, che va dai delicatissimi temi della violenza sulle donne a quelli della produttività, e interessa trasversalmente la società, tanto da essere recentemente finito… anche dietro ai fornelli.
Marco Pierre White – chef star con una vita personale movimentata, etichettato come l’enfant terrible della ristorazione inglese – infatti, richiesto di una parere sulle donne in cucina, ha risposto che “sono emotive e per questo poco adatte a reggere le pressioni che la professione di chef comporta”. Non contento, nel precisare anche alcune qualità femminili – sensibilità migliore nel palato e nell’olfatto, coerenti, informate e puntuali – aggiungeva, però, che “sono meno veloci e fisicamente più deboli”, ribadendo il suo orientamento maschilista ai fornelli.
Queste dichiarazioni hanno avuto una forte risonanza per l’autorevolezza di un personaggio, che a soli 33 anni è stato il più giovane cuoco di sempre a conquistare le 3 stelle Michelin, ma forse soprattutto perché ha colpito l’atteggiamento di un esponente di successo di una generazione che dovrebbe avere nelle corde questo tema con ben altro orientamento.
Ne sono seguite indignazione e polemiche, anche all’interno del settore e non solo in Inghilterra.
Il nostro Massimo Bottura, pari grado in termini di stelle e autorevolezza, certamente con un po’ di saggezza in più rispetto al collega, ha replicato che “la professionalità non ha sesso”, portando la sua esperienza di straordinario ristoratore che occupa molte donne che ha scelto non per le imposizioni normative sulle “quote rosa”, ma perché consapevole del talento che sanno esprimere sul lavoro, dove hanno aiutato a migliorare qualitativamente anche l’ambiente, in passato caratterizzato
da una forte presenza maschile, che non risparmiava “volgarità e scherzi”, ora caratterizzato da “garbo, gentilezza e rispetto” in cui le donne primeggiano.
leggi l’intero articolo di Lino Enrico Stoppani pubblicato su Mixer di ottobre 2019 in allegato
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