Fipe: “La buona Italia e la buona ristorazione contro ogni discriminazione”
Un incoraggiamento di buon lavoro contro ogni forma di razzismo e boicottaggio. “Siamo profondamente scossi dal fatto che in Italia, terra di cultura, eccellenza e civiltà, possano verificarsi episodi di intolleranza ai danni di un ragazzo volenteroso e preparato, “colpevole” di essere originario del Gambia e di un collega che ha scelto di assumerlo per le sue capacità.
I nostri bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari sono luoghi di convivialità, svago e socializzazione aperti a tutti e per vocazione contro ogni deriva discriminatoria. Per questo come Fipe siamo a fianco del ristoratore della locanda Malatesta nel Riminese che ha scelto di denunciare pubblicamente l’episodio di discriminazione di cui è stato vittima un suo collaboratore. Un ragazzo che rappresenta uno tra gli oltre 200.000 dipendenti di nazionalità straniera che operano nei nostri bar e ristoranti, a testimonianza della grande capacità di inclusione che il nostro settore riesce ad esprimere. Al giovane mandiamo un incoraggiamento speciale insieme all’invito a continuare con impegno e passione la sua attività nel mondo della ristorazione”.
Questo il commento di Lino Enrico Stoppani, Presidente di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi a seguito degli attacchi sul web e del boicottaggio ai danni di un ristoratore del Riminese, per il fatto di aver assunto un ragazzo del Gambia.
Ufficio Stampa FIPE Roma, 15 marzo 2019 –