IL BAR SCANDISCE I TEMPI DELLA GIORNATA
Presentato il Manuale di Business del Bar, “Il bar del futuro. Nuovi consumi, nuove tecnologie, nuove competenze”, quarto volume della collana editoriale “Le Bussole”
GRANDE PARTECIPAZIONE AL CONVEGNO SUI BAR PRESSO CONFCOMMERCIO ASCOM CERVIA
Il bar non è più solo un luogo di consumo, ma è scelto del cliente per trascorrere un tempo di qualità. Non a caso, il consumatore a differenza di ciò che avviene nel resto dei Paesi europei, considera la qualità (e non il prezzo) l’elemento trainante nelle scelte di consumo.
Grande successo oggi pomeriggio al convegno, che si è svolto presso Confcommercio Ascom Cervia per fare il punto sui pubblici esercizi dal titolo “Il bar del futuro” – Gestione, innovazione e location: Guida dedicata agli imprenditori dei bar. L’iniziativa è organizzata da Confcommercio provincia di Ravenna.
All’incontro erano presenti Consuelo Benzi Presidente Sindacato Bar e Ristoranti Confcommercio Ascom Cervia, Luciano Sbraga Direttore dell’Ufficio Studi Fipe Confcommercio Imprese per l’Italia, Mauro Mambelli Vice presidente Unione Regionale Confcommercio Emilia-Romagna e l’Assessore alle attività produttive del Comune di Cervia Rossella Fabbri.
Ha condotto l’incontro Cesare Brusi Direttore Confcommercio Ascom Cervia.
Tanti gli spunti emersi dal convegno, contenuti nel “Manuale di Business del Bar”, presentato oggi, quarto volume de “Le Bussole”, collana editoriale di Confcommercio.
Il manuale individua, in particolare, alcuni trend della domanda attuale che caratterizzano il consumo al bar, dagli stili alimentari consapevoli alla valorizzazione del proprio tempo, dalla ricerca dell’innovazione alla responsabilità sociale. E soprattutto ha lo scopo di mettere a disposizione delle imprese gli strumenti per leggere il cambiamento e migliorare la redditività delle gestioni. Per questo affronta, con linguaggio pratico e operativo, i temi fondamentali della vita di un’impresa: dalla formazione del prezzo al conto economico, dalla scelta della location alla gestione del personale fino alla comunicazione verso i clienti e all’innovazione tecnologica.
Ad esempio, la spesa va dai 2,20 euro medi per la colazione ai 6,40 per il pranzo, per una spesa media complessiva di 3,50 euro. Le consumazioni si indirizzano perlopiù sulle bevande calde, che rappresentano il 37% del totale. Quanto alla scelta del bar, è decisivo il criterio di prossimità: solo il 5,6% sceglie infatti sulla base del prezzo.
In provincia di Ravenna ci sono 2.800 pubblici esercizi: 1.240 sono bar e 1.560 sono ristoranti. A questi si aggiungono 39 attività di servizi alla ristorazione e 11 tra catering per eventi e mense.
In particolare dal 2013 i ristoranti sono aumentati di 48 unità (erano 1.512, +3,1%) e i bar, sempre dal 2013, hanno visto un incremento di 13 unità (erano 1.227, +1,0%).
A livello territoriale Ravenna e Cervia hanno visto il maggior aumento di nuove attività di ristorazione: a Ravenna siamo passati da 651 ristoranti del 2013 agli attuali 681, mentre a Cervia sono cresciuti da 303 a 315.
Tra i Comuni della provincia spiccano Russi (+7), Bagnacavallo (+4), Castel Bolognese, Riolo Terme e Massa Lombarda (+2), Alfonsine (+1). Calo da una a due unità per Bagnara, Brisighella, Conselice, Cotignola, Fusignano, S.Agata e Solarolo. A Faenza il saldo tra aperture e chiusure è in negativo per tre unità. Nessuna variazione per Lugo e Casola Valsenio.
Per quanto riguarda i bar, i maggior incrementi si sono registrati a Ravenna (da 508 a 522, + 14), a Cervia (da 176 a 184, + 12) e a Lugo (da 90 a 95, +5). In calo a Massalombarda, Conselice, Alfonsine, Bagnacavallo.
04-03-2016